ALEKSIC: «Voglio ricompensare la fiducia del presidente Preziosi e della società »

Muso buono, occhietti furbi e grinta da vendere. Danijel Aleksic si presenta alla stampa e al pubblico, complice l’amico e traduttore per un giorno, Ivan Fatic. “Non vedo l’ora di calarmi nella realtà del calcio italiano, dove occorre imparare a difendere prima di pensare di attaccare. Sono qui da poche settimane, però ho già appreso […]


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Muso buono, occhietti furbi e grinta da vendere. Danijel Aleksic si presenta alla stampa e al pubblico, complice l’amico e traduttore per un giorno, Ivan Fatic. “Non vedo l’ora di calarmi nella realtà del calcio italiano, dove occorre imparare a difendere prima di pensare di attaccare. Sono qui da poche settimane, però ho già appreso alcuni concetti”. La lingua per ora è uno scoglio da aggirare. “Con l’inglese mi difendo, ma con l’italiano sono messo male: tra poco inizierò a prendere lezioni”. Avanti con il profilo: “Mi piace fare la prima punta, ma mi adatto a qualsiasi ruolo in attacco. Cosa mi aspetto da questa esperienza? Di crescere come uomo e giocatore. Miti calcistici? Pato, Ibrahimovic e Henry. Miti, appunto”. Proveniente dal Vojvodina, ha bruciato le tappe, specie in nazionale: “Sono il più giovane ad aver esordito nella nazionale maggiore serba: una presenza, contro la Polonia”. Gli brillano gli occhi quando sente parlare del Ferraris: “Conto i giorni che potrebbero segnare il mio debutto, con il Chievo sono rimasto colpito dal calore dei tifosi”. Gol al ‘Viareggio, gol a Lavagna, esordio a Torino. “Per me è un sogno essere qui. Grazie a Gasperini e ai compagni so che migliorerò tanto. Cercherò di ricompensare la fiducia del presidente Preziosi e della società”.

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