Perinetti: “All’ultimo minuto forse è cambiato il regolamento”

Il dg del Genoa: " Forse non si può dare rigore nel recupero". E sull'arbitro: "Di Bello dovrà spiegare ai suoi superiori cosa è successo"

Perinetti
Il dg Giorgio Perinetti (da Genoa CFC Tanopress)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Noi siamo una società che protesta poco, i nostri calciatori non hanno fatto il solito capannello intorno all’arbitro come avrebbe fatto qualsiasi squadra”. Giorgio Perinetti ha commentato nel dopopartita di Roma-Genoa l’episodio del rigore non concesso ai rossoblù per la spinta di Florenzi su Pandev. Il direttore generale del Grifone (ripreso da Forzaroma.info) prosegue: “Domenica abbiamo subito un’ingiustizia con il rosso a Criscito che non c’era dopo 10 minuti. Oggi siamo in periodo di Natale e mi vengono in mente i regali, il nostro sul 2-2 perché dovevamo essere più cinici e non prendere quel contropiede”. E aggiunge: “Questo per dire che bisogna sempre analizzare la partita in maniera corretta, noi abbiamo fatto un regalo alla Roma e all’ultimo minuto forse è cambiato il regolamento. Forse non si può dare rigore nel recupero. E’ un rigore da scuola, che si insegna ai bambini. Perché non si è dato rigore lo devono spiegare Di Bello e i suoi superiori. L’unico onesto in quella azione è stato Florenzi, capitano della Roma, perché lui si gira e il suo atteggiamento è del bambino che ha rubato la marmellata e dice ‘Oddio che ho combinato’. L’unico serio è stato Florenzi che sapeva di aver commesso fallo da rigore, gli altri sono stati… Non lo so. Di Bello dovrà spiegare ai suoi superiori cosa è successo”.

Perinetti interviene anche sul gol annullato al Genoa per fuorigioco. “Lì però c’è stato uno studio sull’interpretazione, hanno rivoltato l’azione 15 volte per arrivare a dare una giustificazione all’annullamento del gol. Io ho 40 anni di esperienza, non mi sento di parlare di svista ma di regalo di Natale, doppio. Il Var non lo posso contestare perché non l’ho visto. Il rigore è una cosa che si insegna ai bambini o agli arbitri di 16 anni, gli si dice ‘quando succede questo è rigore’. Non è stato dato, lo spieghino i dirigenti arbitrali”.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.