Andreazzoli: «Ci sono servite due-tre sberle per entrare in partita»

Il tecnico del Genoa: «Con più pulizia e tranquillità poteva essere una serata anche più soddisfacente»

Andreazzoli Genoa
Aurelio Andreazzoli (Foto Genoa cfc Tanopress)

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«”Probabilmente siamo stati fortunati nel momento giusto qui e a ottenere quello che volevamo contro una squadra che ha una bella fisionomia e difficile da controbattere sotto il punto di vista tattico». Aurelio Andreazzoli ha esordito così in conferenza stampa, ripresa da Tuttomercatoweb.com, dopo l’ottimo pareggio del Genoa contro la Roma.

DIFESA – «Direi che i due davanti hanno partecipato anche al terzo gol. Poi ci sono situazioni che si analizzano in maniera forse superficiale senza tener conto di tutti gli aspetti come che i calciatori della Roma sono forti. La giocata che fa Dzeko glie l’ho vista fare tante volte anche contro squadre più forti. Il terzo gol arriva su una meraviglia di Kolarov. Quando hai queste armi devi fare i conti con le qualità dell’avversario. Poi potevamo fare di più come per esempio su come nasce il terzo gol».

MERCATO – «Ben vengano dei movimenti che la società ritiene di dover fare. L’importante, però, è non intasare perché non voglio allenare un numero troppo alto di calciatori che mi impedisce poi di lavorare come voglio. Come abbiamo detto con la società ci servono due giocatori per ruolo».

CONTENTO DA UNO A DIECI – «Per il tempo passato da quando siamo insieme sono soddisfatto. Si vedeva all’inizio che era una squadra che è partita con il freno a mano tirato. Abbiamo provato ad abbassarlo anche nella ripresa, ma non ci siamo riusciti per meriti della Roma. Ci sono servite due-tre sberle per entrare in partita. Con più pulizia e tranquillità poteva essere una serata anche più soddisfacente».

GARA PREPARATA SU DIFETTI DELLA ROMA O DEL GENOA? «Quello che ti posso dire è che non ho visto partite dello Shakhtar. Ho lavorato sulla partita con il Real della Roma e mi fermo qua. Non posso dare giudizi sugli altri. Devo farlo sulla mia squadra perché abbiamo una partita che incombe e non possiamo fare gli errori di oggi».

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