Pro e Contro: Lisandro Lopez, baluardo argentino in cerca del rilancio

Ecco le caratteristiche del difensore di proprietà del Benfica: sulla trattativa nelle ultime ore sono insorte ombre legate al gradimento da parte del giocatore sul Genoa

Lisandro Lopez
Lisandro Lopez (dalla sua pagina Twitter)

Ancora da sciogliere la situazione legata a Lisandro Lopez. Nelle prossime ore dovrebbero esserci novità sull’arrivo o meno a Genova del difensore argentino di proprietà del Benfica di ritorno dal periodo trascorso all’ombra della Madonnina sponda nerazzurra. I due club avrebbero da tempo trovato l’accordo sul passaggio del giocatore al grifone sulla base del prestito. Qualora i dettagli burocratici trovassero risoluzione, il giocatore dovrebbe sbarcare in Liguria per visite e firma. Sulla trattativa nelle ultime ore sono insorte ombre legate al gradimento della destinazione da parte del giocatore. Lopez è un profilo di qualità con un passato internazionale alle spalle. Ha giocato in Primera Division, nella Liga spagnola e nella Liga Nos portoghese, inoltre vanta otto presenze in Champions League e un trascorso in Libertadores. Dopo essersi messo in mostra all’Arsenal di Sarandi viene acquistato dal Benfica che lo gira in prestito al Getafe, torna in Portogallo nel 2014 dove rimane tre stagioni per poi passare in prestito oneroso all’Inter dove però colleziona una sola presenza. Ora si aprono le porte del grifone, piazza in cui può imporsi come leader della nuova linea a quattro provata da Ballardini oltre che sfruttare l’occasione per tentare un nuovo rilancio dopo le ultime stagioni poco brillanti. Classe 1989 è dotato di un gran senso della posizione e di buona tecnica. Con il suo 1,87 di altezza rappresenta un muro per gli attaccanti sui contrasti aerei e un pericolo sulle palle inattive a favore, infatti non sono rari i suoi sfondamenti in area avversaria grazie alla sua fisicità prorompente. Abile nelle chiusure e puntuale nella lettura dell’azione; nonostante non possieda la stessa dinamicità ai tifosi genoani potrebbe ricordare Matteo Ferrari sotto il profilo degli interventi in scivolata, una delle caratteristiche difensive del centrale proveniente della Roma. Importante il fattore adattabilità: può giocare sia in una difesa a tre che in uno schieramento a quattro. Nonostante le ultime stagioni sotto le aspettative il giocatore non può essere considerato solamente come un “ex talento dalle promesse mancate”, per riscattarlo dai portoghesi l’Inter avrebbe dovuto versare nove milioni di euro, e sul suo contratto all’arrivo nella società lusitana pesava una clausola rescissoria di oltre trenta milioni. Sul suo curriculum vi è la perplessità legata ad alcune ricadute fisiche che ne hanno rallentato la definitiva consacrazione nel calcio europeo da protagonista.
Pro
* Può giocare in una difesa a 3 o in una a quattro
* Fisicità e stacco di testa
* Bravura nel leggere le azioni e le traiettorie del pallone per intercettare i passaggi avversari e tentare di impostare il gioco.
* Chiusure con tempismo e precisione
* Vizio del gol
Contro
* Qualche problema fisico di troppo che ha rallentato la sua carriera * Rendimento che può non essere costante nei 90 minuti: soggetto a cali di concentrazione (sotto questo punto di vista può ricordare l’ex Roncaglia) * Reduce da stagioni non esaltanti. A Genova può tentare il definitivo rilancio
Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.