Nel calcio sono esistiti pochi giocatori imprescindibili. Tutti sono utili, nessuno è fondamentale. Lo ha insegnato ultimamente la Juventus: con un sacrificio importante ogni anno (Vidal, Pogba, Bonucci) ha consolidato la leadership del campionato italiano. Con le debite proprorzioni economiche può riuscirci anche il Genoa. Diego Laxalt è un giocatore chiave del gioco di mister Juric: è veloce, rapido di gamba e di piedi, ha la capacità polmonare di un mezzofondista. Senza alcun dubbio sarebbe un perfetto ottocentista dell’atletica leggera. L’uruguagio è corteggiato da molti club italiani ed esteri e il Grifo ha già fatto sapere che lo cederà solo per una cifra congrua.
Quale che sia lo dirà solo il mercato. Se su Laxalt si scatenasse un’asta (se ne vedono ben poche…) il valore aumenterebbe, trattativa più lunga in caso di unico offerente. Dinamiche da finanza del calcio. Laxalt è forte, e tutti i genoani lo sanno. Nelle ultime due stagioni sulla fascia sinistra ha incantato tutti, un pò meno nella parte finale dello scorso campionato dove ha “perso la gamba” ed è stato trascinato nel limbo dagli eventi nefasti. Juric non vorrebbe mai lasciarlo partire, soprattutto dopo l’eccellente precampionato svolto tra Neustift e Bardonecchia. Si è visto un Laxalt positivo in campo e con i compagni, un bel punto di riferimento per il gruppo latino che compone metà dello spogliatoio del Genoa.
Però il mercato è cattivo e nei prossimi giorni potrebbe portare Dieguito lontano da Genova. Sarebbe una perdita d’importanza capitale per le certezze del club più antico d’Italia, un riferimento in meno sulla rotta verso la salvezza. Detto questo, dirigenza e parte tecnica devono parlare chiaro con Laxalt: se resterà ancora un anno dovrà farlo con la cattiveria che lo ha sempre distinto, con testa ben focalizzata sull’obiettivo rossoblù. Altrimenti è inutile proseguire un percorso facendo finta che sia ancora un felice matrimonio.
