Pavoletti al Napoli? Ecco i tre motivi per cui non conviene a entrambi

L'infortunio di Milik riapre scenari di mercato. Ma ci sono gli aspetti tecnici, economici e regolamentari che rendono poco conveniente il trasferimento di Pavogol al club azzurro in gennaio

Napoli
Leonardo Pavoletti contro Kalidou Koulibaly (Foto Marco Luzzani/Getty Images)

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Napoli questa mattina si è svegliata (calcisticamente) sotto shock: l’ariete Arkadiusz Milik si è rotto il crociato del ginocchio sinistro con la sua Nazionale, e dovrà star fermo 4-5 mesi. L’infortunio grave del polacco capita nel momento meno opportuno, tra rincorsa scudetto alla Juventus e cammino in Champions League: Milik era stato il protagonista di entrambi gli scenari dei partenopei, con 7 gol totali.

Adesso Maurizio Sarri dovrà ristudiare l’attacco del suo Napoli, in bilico tra il rilancio di Manolo Gabbiadini (che mai ha goduto di totale fiducia) oppure il ritorno sul mercato. Mercato che nell’immediato potrebbe proporre alcuni attaccanti svincolati (volete dei nomi? Osvaldo, Adebayor, KloseAnelka, Chamakh… non certo di grido anche se di esperienza) in attesa della riapertura delle liste per gennaio 2017. E così dopo un estate con tanti rumors, si riparla di Leonardo Pavoletti al Napoli nella sessione invernale del calciomercato.

Dopo la cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus, il bomber rossoblù era entrato davvero nelle mire del ds Giuntoli: il buon gruzzolo messo da parte avrebbe potuto convincere Preziosi, ma alla fine gli azzurri si fermarono a 15 milioni contro gli oltre 18 richiesti dal Genoa e l’affare non si fece.

Adesso sono in molti a scrivere di una possibile riapertura della trattativa per quest’inverno: ma che senso avrebbe a gennaio? E soprattutto sarebbe davvero conveniente per entrambi? La possibilità di passare obbligatoriamente il turno di Champions League incide molto sul club azzurro: è in buona posizione nel suo girone, essendo a punteggio pieno dopo 2 partite, ma le insidie ora sono più che mai terribili. L’arrivo di Pavoletti ben 3 mesi dopo l’infortunio di Milik, che speriamo per allora sia già sulla più che soddisfacente strada del rientro, potrebbe davvero essere la mossa giusta? Noi crediamo di no: per tre buoni motivi.

Per un aspetto economico: nel mercato invernale sono rare le società che decidono di spendere tra i 15 e 20 milioni di euro per un giocatore. Tra l’altro in passato De Laurentiis non lo ha mai fatto anche quando il Napoli era 1° in classifica, scatenando l’ira dei tifosi e la stizza di Benitez prima e Sarri poi.

Per un aspetto tecnico: Pavoletti certamente potrebbe tamponare l’assenza di Milik, ma ci sono le varianti dell’ambientamento anche tattico nel gioco di Sarri. Ricordiamo che appena arrivato al Genoa nel gennaio 2015, ci impiegò almeno 2-3 mesi per entrare nei meccanismi già collaudati. E poi in rosa il Napoli ha già il citato Gabbiadini, per cui in passato fu fatto un investimento importante. Prendere un altro centravanti vorrebbe dire dargli una mazzata pesante a livello morale. Inoltre c’è il rischio reale che Pavogol finisca in panchina e saluti definitivamente il giro della Nazionale: invece al Genoa resta saldamente in corsa. Il Napoli avrebbe una serie di opportunità: uno svincolato oppure la carta Duvan Zapata, attaccante colombiano che potrebbe essere richiamato dal prestito all’Udinese.

Per un aspetto regolamentare: come ha ben riportato la redazione di TuttoNapoli.net, c’è una norma federale da non sottovalutare. I club di Serie A possono registrare un massimo di 25 calciatori in rosa, e per inserire durante l’anno un nuovo elemento, al posto di Milik che poi dovrà rientrare, c’è bisogno che uno di questi venga “tagliato” (con possibilità di reintegro a gennaio al posto di colui che lo ha sostituito). E’ importante non toccare il numero di italiani e soprattutto dei prodotti del vivaio.
Ecco il testo: “Le società di Serie A, in qualsiasi momento della stagione sportiva, possono procedere alle variazioni di seguito indicate dell’elenco dei 25 calciatori: a) sostituzione di un portiere con un altro portiere; b) sostituzione di un calciatore proveniente dall’estero per il quale non si sia completata positivamente la procedura di rilascio del transfer; c) sostituzione di un calciatore al quale sia stato revocato il tesseramento; d) sostituzione di un calciatore con cui sia intervenuta risoluzione consensuale di contratto; e) sostituzione, per una sola volta nella stagione, fino ad un massimo di due calciatori (diversi dal portiere) con altri due calciatori. Nel caso di sostituzione di un calciatore di cui alla presente lettera e), quest’ultimo potrà essere reinserito al posto del suo sostituto nell’elenco dei “calciatori over 21” solo nel periodo di campagna trasferimenti successivo alla data della sostituzione”.

Dunque quanto sarebbe conveniente Pavoletti al Napoli? Non molto diremmo…

 

 

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