«Su Criscito e Palladino abbiamo già le idee chiare: resteranno al Genoa». Ai microfoni di Radio Radio il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha dipanato la matassa ingarbugliata relativa ai due calciatori fondamentali per il gioco di Gasperini, su cui ci sia stato un interessamento della Juventus. Preziosi ha infatti spiegato che «abbiamo manifestato l’intenzione di riscattare Criscito anche con un prezzo alto perchè abbiamo bisogno di lui in quel ruolo. Con Palladino si va verso il rinnovo della comproprietà, salvo ripensamenti della Juve o follie dell’ultim’ora». Con il club bianconero l’appuntamento «non sarà» oggi, ma «ho detto a mio figlio di fissarlo in settimana».
Preziosi ha poi proseguito spiegando di «non avere notizie che la Juventus sia interessata ad Acquafresca, ma nella vita mai dire mai». Per il numero uno del Genoa il futuro dell’attaccante non è ancora certo: tuttavia, non esistono manifestazioni d’interesse della Vecchia Signora, almeno per ora. Innanzitutto c’è da risolvere la situazione con l’Inter, che ha spedito Acquafresca al Grifone per l’operazione Milito-Thiago Motta. Preziosi ha precisato che «lascerò decidere al ragazzo la migliore sistemazione, oltre all’Atalanta ci sono almeno 4-5 piste estere».
Riguardo al giocatore del Frosinone Eder, possibile obiettivo per l’attacco rossoblù, Preziosi conferma l’interesse ma non si dovrebbe definire una conclusione. «Siamo interessati a tutti quelli che possono essere utili alla nostra causa, ma credo che non sia un giocatore fondamentale per noi in questo momento anche se è di nostro interesse: è troppo presto per lui». Il presidente ha smentito qualsiasi trattativa per Matuzalem della Lazio: «Assolutamente no, ha un problema grande e poi è un giocatore di trent’anni». Infine, il numero uno del Grifone ha voluto parlare anche del “gran rifiuto” di Quaresma. «I rifiuti sono sempre antipatici, però fa parte del gioco – ha concluso Preziosi – e non ne abbiamo fatto un dramma anche se c’è un pizzico di rimpianto perchè per noi è un grande giocatore che esprime il grande calcio. Sa che all’Inter farà fatica a trovare un posto, quindi o ha un’altra società oppure ritengo difficile che accetti di fare un altro anno ai margini. Evidentemente lui e il suo procuratore hanno altri programmi».
