Paolo Cannavaro: «Conosco bene Floro, è uno degli attaccanti più completi»

Il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, è il protagonista del salottino esclusivo di “Marte Sport Live” in onda su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “E’ stato il campionato delle grandi soddisfazioni: Cagliari e Roma fra tutte. Andare all’Olimpico, dominare e vincere ti da una spinta importante. All’inizio della stagione nessuno si aspettava […]


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Il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, è il protagonista del salottino esclusivo di “Marte Sport Live” in onda su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: “E’ stato il campionato delle grandi soddisfazioni: Cagliari e Roma fra tutte. Andare all’Olimpico, dominare e vincere ti da una spinta importante. All’inizio della stagione nessuno si aspettava di poter totalizzare tutti questi punti. La concorrenza era spietata e temibile, ma sulla carta la squadra c’è. Dire che siamo lassù perché il campionato è atipico mi sembra ingeneroso”.

GENOA – Il gemellaggio è tra i tifosi, mai fra i giocatori. Scenderemo in campo per batterci contro undici avversari. Sarà un gran bel vedere. Floro Flores? Siamo cresciuti a centinaia di metri di distanza. Ci frequentiamo ogni tanto e non perdiamo mai occasione per farci una partita di calcetto insieme. E’ uno che mi ha sempre impressionato. Forse tra gli attaccanti più completi di tutta la serie A.

CHAMPIONS – Vincere lo scudetto significa fissarsi per sempre nei ricordi dei napoletani, che non è poco, ma la Coppa resta un obiettivo straordinario. Abbiamo in squadra campioncini di spessore, proprio come il pocho. Lavezzi da quella marcia in più quando la partita prende una brutta piega. Spacca le difese e si trascina dietro moltissimi avversari. Meglio averlo in squadra che contro. Questo posso garantirvelo. Come lui vi dico che è fastidiosissimo marcare un tipino come Sanchez. Sembra una pallina di gomma. Va giù e si rimette in piedi in quattro e quattro otto. Merita tutto il successo che sta vivendo.

FUTURO – Non vedo l’ora di diventare il capitano perfetto e dare una mano ancora maggiore ai miei compagni. Il legame con il Napoli lo sento moltissimo. Ho avuto la fortuna di potermi giocare questa carta e spero di poter dare un grosso contributo nei prossimi anni. Voglio diventare la bandiera della squadra e mi do sempre un gran da fare per infondere ai nuovi arrivi lo spirito della città. E’ giusto sacrificarsi prima e poi ricevere i giusti meriti. Ad oggi Napoli è diventata una piazza appetibile per tanti. C’era chi storceva un po’ il naso qualche tempo fa. Adesso sfido chiunque a farlo.

NAPOLI – Quando sento parlar male di Napoli e dei napoletani, divento una bestia. Dobbiamo rimboccarci le maniche e fare tutti del nostro meglio per valorizzare al massimo la nostra città. Lo stadio? Il San Paolo potrebbe sembrare fatiscente, ma è una struttura che fa sognare grandi e piccini. Bisogna intervenire per migliorarlo. Credo che sia una cosa fattibile”.

Irrompe durante l’intervista la telefonata del papà Pasquale che, con grande orgoglio, si rivolge a Paolo: “Ti faccio un grosso in bocca al lupo per sabato sera. Stai migliorando giorno dopo giorno. Pensa solo a stare tranquillo. Il resto verrà da sè”.

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