L’avvocato Mignogna: “Scudetto 1915 al Genoa? La decisione non è mai stata notificata alla Lazio”

Il legale promotore della petizione per l'assegnazione a pari merito: "Come si potrebbe d’altronde impugnare un provvedimento del quale non si è mai avuta comunicazione formale e ufficiale?”.

Il Genoa trionfatore nel derby contro l'Andrea Doria nel 1915

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L’avvocato Gianluca Mignogna è intervenuto a Radio Rai 1 sulla questione dell’assegnazione a pari merito tra Lazio e Genoa del primo posto nel campionato 1915. Il legale, promotore della petizione a favore del club biancoceleste, spiega il motivo della rivendicazione dopo oltre un secolo: “Ci si può arrivare deduttivamente: di questo provvedimento che sancisce l’assegnazione dello scudetto al Genoa non c’è traccia, né negli archivi della Federazione né in quelli della stessa società rossoblu, né ci sono ricorsi presentati all’epoca dalla Lazio. Il provvedimento fu postumo, datato presumibilmente nel 1919, impugnato da Inter e Torino con ricorsi rigettati nel 1921. Non c’è traccia però di documentazione del riconoscimento del titolo al Genoa, né questa decisione è mai stata notificata alla Lazio. E’ lecito concludere che i termini per la Lazio o chi per essa per impugnare quel provvedimento non sono mai decorsi: come si potrebbe d’altronde impugnare un provvedimento del quale non si è mai avuta comunicazione formale e ufficiale?”.

Sulla tempistica della decisione, l’avvocato non esprime certezze: “Domanda da un milione di dollari. Essendo un provvedimento straordinario non c’è una tempistica ufficiale, ma abbiamo massima fiducia nelle istituzioni federali, col presidente Tavecchio che si è dimostrato molto sensibile e ha avuto la massima attenzione riguardo la tematica, impegnandosi nell’apertura del procedimento e nella nomina della Commissione. Auspichiamo che un provvedimento venga preso il primo possibile, non so se e quanto le prossime elezioni possano rallentare questo iter. Non ci sono certezze in merito ma speriamo di poter arrivare prestissimo ad un lieto fine”.

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