FIORENTINA ESSENZIALE: SEGNA POCO, INCASSA ANCORA MENO

Rendimento altalenante per la squadra di Prandelli, finora deludente in avanti e molto convincente in difesa


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Gioca la Fiorentina? Gol con il contagocce. Sembra essere questa la tendenza della stagione, osservando i dati relativi alle prime nove giornate. Stasera, però, i viola si troveranno di fronte un Genoa che, nel bene o nel male, riesce sempre a movimentare gli incontri che disputa. Ultimo caso lampante, quello di domenica scorsa a Cagliari.

Appena otto i centri per i ragazzi di Prandelli. Dato molto deludente considerando le indubbie qualità realizzative di Mutu, Gilardino e Jovetic. Il problema principale, in casa Fiorentina, è soprattutto un altro: al di là dei tre attaccanti non segna praticamente nessuno. Il solo Vargas è riuscito a trovare la gioia personale in occasione della trasferta di Torino con la Juve.

Al di là della partita vinta con la Sampdoria, inoltre, la squadra toscana non ha mai segnato più di un gol. Anzi, nelle ultime tre gare di campionato, la Fiorentina è andata in rete solo una volta.

Costante il rendimento lontano dal “Franchi”, con quattro marcature all’attivo equamente distribuite nelle quattro gare.

Ottima, invece, la tenuta difensiva, con appena sei reti al passivo, tre delle quali incassate a Roma contro la Lazio. La retroguardia sta compiendo un buon lavoro ma molti meriti vanno attribuiti a Sebastien Frey, autore fino ad oggi di almeno otto miracoli. Domenica scorsa il portiere francese ha anche respinto un rigore battuto da Quagliarella.

Mister Prandelli è solito giocare con una difesa a quattro, composta da Pasqual, Gamberini, Dainelli e Comotto. In due circostanze anche Kroldrup ha trovatro spazio, mentre, in occasione della sconfitta patita dal Napoli, sono stati impiegati con risultati non eccellenti Natali e De Silvestri (quest’ultimo in estate accostato anche al Grifone). Vargas, invece, da difensore di fascia, si è ormai trasformato in ala con propensioni offensive e, diverse volte, le occasioni più pericolose partono proprio dai suoi piedi.

Claudio Baffico

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