Ferrero: “Non volevo offendere la storia della Sampdoria”

Il presidente si è scusato con i tifosi dopo le sue dichiarazioni a Primocanale: "Prima la Samp era conosciuta tra Recco e Chiavari. Ora ne parla il mondo". Unici indisponibili per il derby: Viviano, Pavlovic e Carbonero

Massimo Ferrero, Sampdoria (Dino Panato/Getty Images)

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“La sciarpa in testa? Ho dato una rinfrescata ad un ambiente conservatore. Prima la Samp era conosciuta tra Recco e Chiavari. Ora ne parla il mondo”. Queste dichiarazioni rilasciate dal presidente Massimo Ferrero avevano creato molto malumore nella tifoseria blucerchiata. Non solo, il patron è diventato impopolare. Oggi pomeriggio si è scusato con una lettera postata sul sito ufficiale: Cari Sampdoriani, tengo molto a precisare che non era mia intenzione offendere la storia della Sampdoria, tanto meno ferire l’orgoglio di tutti voi: la vera anima blucerchiata. Ho sempre elogiato la straordinaria dote di chi sostiene con amore e passione la nostra squadra”. Ferrero prosegue: “Sono onorato di essere il presidente della Sampdoria e per tale ragione continuerò a lavorare con fierezza e responsabilità. Non mi sono permesso, e mai mi permetterò, di non rispettare quanto fatto da chi mi ha preceduto e ha scritto la storia di questo club conosciuto in tutto il mondo”. Bisognerà vedere se basterà per ricucire il rapporto tra il patron e la tifoseria.

Intanto la squadra ha proseguito la preparazione sul campo superiore del “Mugnaini”. Dopo il riscaldamento Marco Giampaolo e staff hanno diretto una seduta a base di esercitazioni tecnico-tattiche e sulle palle inattive. Unici indisponibili Emiliano Viviano (terapie), Daniel Pavlovic e Carlos Carbonero (impegnati nei rispettivi programmi di recupero). Domani, venerdì, la conferenza stampa del mister alle ore 13.00 seguirà all’allenamento mattutino a porte chiuse.

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