“Per noi quella di domani sarà una partita importante: inizia un nuovo campionato, c’è gente nuova che scalpita per giocare e questa è una cosa buona perché dimostra che c’è tanta voglia di fare bene. E io sono qui per lavorare sulle loro qualità”. Luigi Delneri, tecnico dell’Udinese, ha parlato in conferenza stampa sul match di domani contro il Genoa.
Sulla formazione che scenderà in campo il Mister non si sbottona, ma lascia intendere che ci saranno delle novità: “Abbiamo preso Larsen per i casi in cui Widmer non potesse giocare pertanto è chiaro che è lui il suo sostituto naturale. Larsen ha solo bisogno di essere smussato tatticamente visto che ha giocato tanto con la sua nazionale ma ha all’attivo pochi allenamenti con noi. Fofana difficilmente lo vedrete in campo dall’inizio, è reduce da un infortunio importante, ma deve essere recuperato completamente perché è assolutamente importante per il nostro gioco. Per quanto riguarda gli altri posso dire che Barak ha tanta capacità tecnica ma non c’è solo lui per il centrocampo, mentre in attacco Maxi Lopez sta bene, ma come lui è in forma anche Bajic, ciò che gioca a favore dell’argentino è la sua conoscenza del calcio italiano, fattore decisamente fondamentale in questo momento.
Che tipo di gara potrebbe essere: “Sarà intensa, di grande velocità. La nostra squadra ha le caratteristiche per combattere. I reduci dalle nazionali stanno bene perciò domani la formazione dovrà essere equilibrata per produrre il gioco che vogliamo noi. Loro sono abili a giocare alti con esterni come Laxalt e Lazovic perciò noi dovremo essere bravi ad aggredirli perché se il Genoa è una squadra che spinge molto giocoforza concede qualcosa nelle retrovie. Dovremo quindi essere molto equilibrati in ogni reparto e giocare da squadra, pensando al gruppo prima di ogni altra cosa: se avremo fiducia in noi stessi e non sbaglieremo approccio alla gara allora potremo creare delle cose interessanti”.
Il tecnico bianconero ha espresso un’opinione riguardo alla decisione della Premier League di anticipare la fine del mercato estivo a prima dell’inizio del campionato. “Per noi allenatori è molto deleteria la durata del mercato fino alla fine di agosto, la dimostrazione è data dal fatto che adesso che è finito la squadra è più serena e si allena con più tranquillità. Sono molto esplicito su questo: il calciomercato fino al 31 agosto è una cosa negativa, è inutile parlare di attaccamento alla maglia e poi si dà la possibilità ai giocatori di cambiarla con finestre di mercato sempre più ampie. Viceversa se esistesse ancora il concetto di attaccamento alla stessa non esisterebbero queste finestre di mercato così lunghe”.