Benevento: la storia di una città tra calcio e mito

Viaggio alla scoperta del club e della leggenda sulle streghe. Un passato immerso nella magia e nella superstizione. Anche in Liguria un analogo caso storico: il processo di Triora per stregoneria


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[tps_title]Il Noce di Benevento[/tps_title]

Il primo elemento che ha probabilmente contribuito a creare la leggenda delle pratiche magiche nella zona è il cosiddetto Noce di Benevento: un antico e frondoso albero di noce consacrato al dio germanico Odino, intorno al quale si riuniva una comunità di Longobardi stanziati nei pressi di Benevento a partire dal VI secolo, nei territori originariamente abitati dai Sanniti, fiera popolazione guerriera che contrastò a lungo l’invasione romana. La celebrazione di riti pagani e religiosi, che prevedevano si appendesse al noce una pelle di capro, ha fatto scaturire un serie di leggende che si sono perpetuate nei secoli, riguardante cerimonie e rituali magici officiati da streghe in occasione del sabba (il convegno di streghe in presenza del Demonio durante il quale venivano compiute pratiche magiche e riti blasfemi). All’epoca (VII secolo) Benevento era capitale di un ducato longobardo e gli invasori, pur formalmente convertitisi al cattolicesimo, non rinunciarono alla loro religione pagana e continuarono nella pratica di rituali in onore del padre di tutti gli dei Wotan presso il fiume Sabato. Un sacerdote di nome Barbato accusò esplicitamente i dominatori longobardi di idolatria. Secondo la leggenda, nel 663 il duca Romualdo, essendo Benevento assediata dalle truppe dell’imperatore bizantino Costante II, promise a Barbato di rinunciare al paganesimo se la città – e il ducato – fossero stati risparmiati. Costante si ritirò (secondo la leggenda, per grazia divina) e Romualdo fece Barbato vescovo della città. Barbato stesso abbatté l’albero sacro e ne strappò le radici, facendo costruire nel posto una chiesa, chiamata Santa Maria in Voto. Secondo le testimonianze delle presunte streghe, il noce doveva essere un albero alto, sempreverde e dalle qualità nocive. Sono svariate le ipotesi sull’ubicazione della Ripa delle Janare, il luogo sulla riva del Sabato dove si sarebbe trovato il noce. La leggenda non esclude che potessero essere più di uno.

San Barbato abbatte il noce (Incisione beneventana del XVIII secolo raffigurante l'abbattimento del noce delle streghe da parte del vescovo di Benevento Barbato - Wikipedia)
San Barbato abbatte il noce (Incisione beneventana del XVIII secolo raffigurante l’abbattimento del noce delle streghe da parte del vescovo di Benevento Barbato – Wikipedia)
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