Benevento: la storia di una città tra calcio e mito

Viaggio alla scoperta del club e della leggenda sulle streghe. Un passato immerso nella magia e nella superstizione. Anche in Liguria un analogo caso storico: il processo di Triora per stregoneria


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[tps_title]La storia del Benevento[/tps_title]

Il calcio a Benevento è nato il 6 settembre 1929, data di fondazione della Società Sportiva Littorio Benevento. Nei primi anni della sua esistenza giocava sul campo Santa Maria degli Angeli (poi denominato Meomartini) realizzato da don Francesco Minocchia con l’ausilio di calciatori residenti nella città di Benevento e sito nel rione Libertà della città delle Streghe. Nel suo primo decennio di vita vinse i campionati di Terza, Seconda e Prima Categoria, poi, nella stagione 1934-35 prese parte per la prima volta al campionato nazionale di Serie C, disputando un eccellente torneo grazie alla guida tecnica dell’ungherese Armand Halmos. Nell’immediato dopoguerra la rinominata Associazione Calcio Benevento fece buoni campionati di Serie C dove nella stagione 1945-1946 arrivò per primo conquistando la promozione in Serie B ma rinunciandoci per problemi finanziari. Le successive stagioni, i giallorossi arrivarono tra le posizioni di alta classifica senza tuttavia ottenere la promozione fra i cadetti. Nel 1953 arrivò la chiusura della società storica, oberata dai debiti. Fallita l’antica squadra, ebbe campo libero il secondo club cittadino, i dilettanti della San Vito che, dopo sette anni, approdarono in Serie C come Società Sportiva Benevento. Dopo aver disputato un campionato in terza serie nel 1960-1961, classificandosi al quarto posto, fece seguito il ritorno in Serie D nel 1961-1962, dove i giallorossi rimasero per un triennio. Nel 1966 da una fusione di compagini cittadine nacque la Polisportiva Benevento. Nella primavera del 1976 il Benevento partecipò alla quinta edizione della Coppa Anglo-Italiana (competizione disputata tra club inglesi ed italiani), ma venne eliminato nella fase a gironi. Nella stagione 1990-91 nacque lo Sporting FC Benevento. Il nome della nuova società fu scelto dai tifosi in seguito a un sondaggio telefonico fatto durante una trasmissione televisiva dell’epoca. Alla presidenza c’era Mario Peca, il quale non mantenne le promesse ma ebbe il merito di risvegliare la passione dei tifosi beneventani.Il campionato fu vinto ma ebbe un epilogo amaro nello spareggio per la promozione contro la Juve Stabia (vincitrice di un altro girone). In seguito alla sconfitta la società venne rilevata da un gruppo di imprenditori napoletani che dopo un semestre, vista la totale disaffezione e ostilità della tifoseria, cedettero la mano alla famiglia Cotroneo. Dopo un’annata di transizione, per l’anno sportivo 1993-94fu allestita una squadra d’alto livello che ricalcava per gran parte quella della stagione 1990-91 a cominciare dallo stimato Luigi Boccolini come allenatore. Trascinata da una formidabile coppia d’attacco composta da Nicola D’Ottavio e Silvio Paolucci, vero lusso per l’Interregionale, il Benevento ebbe ben presto vita facile sulla rivale Nocerina, finendo per stravincere il torneo. È il 2005 l’anno dell’ultima mutazione della squadra campana che vede la nascita della società per azioni Benevento Calcio.

I tifosi del Benevento (Foto Dino Panato/Getty Images)
I tifosi del Benevento (Foto Dino Panato/Getty Images)
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