Alla scoperta della Lucchese

La A.S. Lucchese Libertas 1905 è la principale società calcistica della città di Lucca, milita nel campionato di Lega Pro Prima Divisione, l’ultimo campionato l’ha vista trionfare nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione girone B. Nel campionato 2008/2009 in Serie D aveva assunto (causa fallimento) la denominazione di Sporting Lucchese ssd. La squadra, gioca […]


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La A.S. Lucchese Libertas 1905 è la principale società calcistica della città di Lucca, milita nel campionato di Lega Pro Prima Divisione, l’ultimo campionato l’ha vista trionfare nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione girone B.

Nel campionato 2008/2009 in Serie D aveva assunto (causa fallimento) la denominazione di Sporting Lucchese ssd.

La squadra, gioca le partite casalinghe presso lo Stadio Porta Elisa.

Storia

Periodo 1905-1945

La prima formazione di calcio a Lucca nasce il 25 maggio 1905. Si chiamava, all’epoca, Lucca Football Club ed i padri fondatori furono i fratelli Vittorio e Guido Menesini che di ritorno dal Brasile portarono per la prima volta nella città un pallone e iniziarono a spiegare le regole di questo strano gioco, unitamente a pochi altri tra i quali Mario Battaglini.

Questi, pertanto, i fondatori del primo club rosso-nero: Battaglini Mario, Battaglini Arrigo, Matteucci Ernesto, Cavallacci Luigi, Franciosini Tito, Laboratorini Pietro, Menesini Felice, Menesini Vittorio, Menesini Guido, Ciampini Pietro, De Santi Italo, Lunardi Enrico, Cicerchia Raffaello, Volpi Giorgio, Venturini Giuseppe, Scaffai, Brunetti Cesare, Pinzauti Umberto, Becherini Umberto e Frugoli Giulio.

La Lucchese assunse nel 1924 – dopo la fusione con un’altra polisportiva locale – la definizione di Unione Sportiva Lucchese Libertas. Il primo grande successo fu una coppa del Re conquistata alcuni anni dopo la fondazione. Nella stagione 1919-20 la Lucchese conquista la Coppa Regionale del comitato toscano battendo il Prato. Gli anni venti sono caratterizzati dalla conquista di una promozione in Serie B e dalla convocazione in Nazionale di due colonne del calcio lucchese: Ernesto Bonino e Johnny Moscardini, i fuoriclasse dell’epoca.

Fra tutti i componenti la prima formazione del Lucca F.B.C. furoreggiò Mario Battaglini, noto come Capitan Jack, medio centro metodista, un vero talento naturale che restò sulla breccia per moltissimi anni.

I traguardi più prestigiosi arrivano negli anni Trenta con l’avvento alla presidenza dell’ingegner Della Santina e del tecnico magiaro di origini ebraiche Egri Erbstein. Arriva nel gennaio 1933 e in quattro anni conduce la Lucchese in Serie A. I calciatori più rappresentativi del periodo sono Aldo Olivieri, unico rossonero campione del Mondo a Parigi nel 1938, il terzino-capitano Antonio Perduca, Allemandi altro grande terzino della Nazionale oltre che di Inter e Juventus, le colonne rossonere Lazzaroni, Petri, Dossena, Azzimonti, Scher, Pescini e Coppa. I rossoneri restano in A per tre stagioni. Poi il declino: la Serie B, la retrocessione, la guerra.

Periodo 1945-1952

Sono gli anni della riscossa dopo gli orrori della seconda guerra mondiale. Nel 1945 la Lucchese viene rifondata. Risorge da un ristretto gruppo di sportivi (35) tra cui gli ex grandi rossoneri Armando Bonino, Mario Jack Battaglini (il primo capitano della Lucchese degli albori) ed Enrico Canali, oltre a personaggi indimenticabili del calcio lucchese come il segretario Marchesini, il direttore sportivo – factotum Renato Lucchesini, un mago del calcio mercato di allora, i giornalisti Dino Grilli, Leone Grassi e Boris Del Beccaro. Presidente viene eletto per acclamazione Antonio Fontana, che riportò in seno alla società l’ingegner Della Santina. In tre anni, dalla Serie C la formazione rossonera riconquistò la massima categoria, grazie a due promozioni consecutive sotto la guida del tecnico ungherese Czing e di Aldo Olivieri che muoveva i primi passi come allenatore. Dal 1947 al 1952 la Lucchese incrocia le armi al Porta Elisa – stadio inaugurato ufficialmente nel gennaio del 1935 – contro la Juventus, Milan, Inter, Roma, Genoa, Lazio, Bologna, Fiorentina. Scontri epici con vittorie di grande prestigio e la soddisfazione di condurre in testa sino a novembre il campionato più bello del mondo. Siamo nel 1948-49, quella squadra diretta dall’omone di quegli anni – Gipo Viani che poi farà grande il Milan – fa riempire il Porta Elisa che arriva a contenere quasi 20mila spettatori. I campioni rossoneri celebrati di quel periodo sono Rosellini, uno dei grandi di sempre della Lucchese, gli azzurri Michelini e Bertuccelli, il grande capitano Scarpato, i futuri granata Nay, Cuscela, Fabian ed il bomber Ugo Conti, terzo cannoniere di tutti i tempi della Lucchese. Altre tre stagioni nelle quali vestono il rossonero futuri grandi allenatori come Ferruccio Valcareggi (scomparso nel 2006) e Tommaso Maestrelli prima della retrocessione in B. Il presidente è Umberto Paradossi e in quegli anni arrivano diversi stranieri dall’estroso Toth al goleador Frandsen. L’addio alla Serie A arriva al termine di due spareggi consecutivi contro la Triestina, autentica bestia nera dei colori rossoneri.

Periodo 1953-1982

Dopo la retrocessione in B la società nel giro di tre stagioni finisce nell’inferno della IV serie. Nemmeno il ritorno dell’ingegner Della Santina sulla tolda di comando riesce a riportare la Lucchese ai fasti del passato. Soltanto grazie ad un ripescaggio per la ristrutturazione dei campionati, i rossoneri tornano in C e per riassaporare il gusto della vittoria occorre l’avvento alla presidenza dell’avvocato Frezza. Il dinamico legale – che ricoprirà poi cariche importanti a livello di Federazione e come organo giudicante in Commissione d’Appello – investe su un tecnico emergente: Leo Zavatti. Il romagnolo in due stagioni costruisce, senza spese folli, una formazione che gioca a memoria e diverte. Nel 1960-61 conquista la B piegando la resistenza delle super potenze Cagliari e Livorno. Ma l’euforia dura poco. In due anni i rossoneri tornano in C e da lì in D. Se ne vanno Frezza, Zavatti e molti giocatori che fecero grande la Lucchese in quegli anni cambiano casacca. L’avvento del Presidente Lino Quilici riporta un po’ di entusiasmo e una nuova promozione in C dopo uno spareggio al cardiopalma con la Sarzanese di Orrico. Cambiano presidenti, allenatori, giocatori.

Per ricreare un po’ d’entusiasmo bisogna arrivare al ’78 quando Romeo Anconetani forma un undici competitivo che arriva a giocarsi la promozione in B con la SPAL. Nella partita decisiva – al comunale estense – seguono i rossoneri oltre 6000 tifosi. Un record che resiste al tempo. Ma il palazzo decide diversamente e a salire tra i cadetti sono gli emiliani del Presidente Mazza. Questa la formazione: Pierotti, Cisco, Nobile, Gaiardi, Morgia, Platto, Ciardelli, Savian, D’Urso, Vescovi, Novelli. All. Meregalli.

Altra gara importante di quell’annata memorabile: Lucchese-Livorno 1-0 con gol di Nobile Lucio, forte terzino sinistro prelevato dalla Juventus.

Retrocessioni, crisi societarie, fallimento ad un passo segnano gli anni successivi sino all’arrivo del gruppo imprenditoriale Superal.

Periodo 1982-1990

In binomio Egiziano Maestrelli – Aldo Grassi ha fatto le fortune della Lucchese della seconda metà degli anni Ottanta. Prima uscendo dopo sette stagioni dall’inferno della C2 grazie ad una squadra solida e pragmatica abilmente diretta da Renzo Melani, il Trapattoni della C, poi conquistando in 4 anni l’agognata promozione in B e conquistando la Coppa Italia Serie C nella magica notte di una Palermo agghindata a festa per l’imminente disputa dei mondiali del 1990 con lo stadio designato per la fase finale della competizione planetaria. Artefice del miracolo rossonero un allenatore divenuto un simbolo per la città: Corrado Orrico, il maestro della zona. Orrico costruisce in due anni una squadra che gioca a memoria, aggredisce gli spazi, esalta il collettivo. Una formazione che è rimasta nell’immaginario della tifoseria. Donatelli, Simonetta, Rastelli, Russo, Monaco, Giusti, Di Stefano ed il compianto Vignini sono tra i protagonisti più amati dal pubblico. Ma tra tutti spicca il calciatore-simbolo di un secolo di storia rossonera: Roberto Paci. È lui il bomber di ogni epoca, è lui il presente di sempre.

Periodo 1990-2008

Nove anni di serie B con due promozioni sfiorate – nella prima stagione con alla guida il tecnico di Volpara e nel 1995-96 primo anno della gestione Bolchi – tranquilli centroclassifica e salvataggi all’ultimo tuffo. La prima stagione è di quelle da incorniciare. I rossoneri sfiorano la serie A piazzandosi alla fine al sesto posto dopo un girone d’andata eccezionale alle spalle del Foggia di Zemanlandia del trio delle meraviglie (Signori, Baiano, Rambaudi). Al Porta Elisa davanti a 10mila spettatori in delirio i giovanotti di Orrico piegano la capolista pugliese. La A sembra a portata di mano, ma nel finale tre sconfitte esterne penalizzano i rossoneri. Tanti gli allenatori e i giocatori importanti arrivati a Lucca grazie al ds Pino Vitale. Uno su tutti il tecnico della Nazionale campione del mondo Marcello Lippi. L’amara retrocessione giunge nell’annata dell’addio del presidente Maestrelli dopo un inutile pareggio interno con il Cosenza. In C si comincia con Aldo Grassi rimasto solo a gestire la società. Anni difficili, campionati duri e ricchi di insidie. Il momento più bello è quello legato allo spareggio promozionale con la Triestina. Uno stadio gremito, una partita memorabile per i tifosi con l’impresa che svanisce nei tempi supplementari. Dopo quel rigore calciato sul palo del giocatore simbolo degli anni 2000 Eupremio “Tony” Carruezzo, amato da pubblico e critica per quel suo modo unico di essere uomo prima che calciatore. Nel 2004 i playoff persi in semifinale col Lumezzane. Il 21 luglio 2005 Aldo Grassi cede la proprietà all’Imprenditore Italo-Siriano, Fouzi Hadj il quale si mette al lavoro per riportare nel giro di un biennio la Lucchese nella serie cadetta (Serie B), per poi tentare l’assalto alla categoria maggiore del calcio italiano ovvero la Serie A; per far questo si circonda di persone da molti anni protagonisti nel mondo del calcio, come il direttore tecnico Luigi Simoni e il direttore sportivo Spartaco Landini, insieme al “professor” Franco Scoglio, di cui però si deve privare causa la sua tragica scomparsa in una trasmissione televisiva genovese. La fine del 2006 e l’inizio del 2007 vede cambiamenti importanti nella Lucchese infatti arriva un nuovo direttore generale Fabrizio DePoli ed un nuovo allenatore Paolo Stringara che sostituisce l’esonerato Fulvio Pea, che però non riesce a portare la squadra ai play-off nonostante una vantaggiosa posizione di classifica in cui aveva trovato la squadra, che per la precisione era terza. Per il campionato 2007/2008 la guida tecnica della squadra viene affidata a Piero Braglia. La squadra resta nella parte nobile della classifica per tutta la stagione uscendone all’ ultima giornata perdendo così la possibilità di disputare gli spareggi per la promozione in serie B.

Fallimento e ripartenza

Una grave crisi finanziaria andava avanti ormai da alcuni mesi, e rischiava seriamente di far sparire dal calcio professionistico la società. Il proprietario Fouzi Hadj avrebbe dovuto pagare i debiti contratti e iscrivere la società in Prima Divisione per evitare il fallimento. La notte tra il 14 e il 15 luglio si apriva una speranza per i tifosi grazie al preliminare di cessione della società tra Fouzi Hadj e di una cordata di imprenditori guidata da Ivano Fanini e il comitato Orgoglio Lucchese 1905, si apriva cosi una corsa disperata contro il tempo, ma l’iscrizione non è stata possibile perché mancavano 100 mila euro per pagare i debiti rimasti con la Federazione. Dopo la fondazione della nuova società formata dal sindaco di Lucca, lo Sporting Lucchese, la stessa ha ottenuto il ripescaggio in Serie D, mentre per la vecchia società è stato chiesto il fallimento[1].

La Lucchese-Libertas quindi riparte nella stagione 2008/2009 dalla Terza Categoria. Il 18 novembre 2008 dopo un’udienza lampo – meno di un minuto la sua durata visto che l’avvocato facente le veci di Fouzi Hadj (proprietario della società) non ha presentato documentazione per coprire il buco di bilancio e i debiti accumulati – contro la Procura della Repubblica ha presentato assieme alla richiesta di fallimento ampia documentazione che attesta perdite per oltre 4 milioni di euro attestate da indagine della Guardia di Finanza, il giudice fallimentare ne ha dichiarato il fallimento ed ha nominato il curatore fallimentare. La squadra, che militava in Terza Categoria, avrebbe potuto completare la stagione se non fossero avvenute diverse disposizioni dal curatore fallimentare o la radiazione da parte della Federazione, stabilita con comunicato ufficiale n°24 dell’11 dicembre.

La rinascita

A questo punto la società creata dal comune di Lucca, che prende il nome di Sporting Lucchese guidata dal presidente Giuliano Giuliani ( le cui quote sono divise tra Società Sviluppo Sportivo 85% e Pagine SI 15% che poi ne uscirà ad inizio del campionato 2009/2010 cedendo le sue quote alla Società Sviluppo Sportivo)) riparte dalla serie D girone E, conseguita per meriti sportivi, con Paolo Giovannini direttore sportivo e Giancarlo Favarin come allenatore e le vittorie, apparte un periodo iniziale non stupendo, non tardano ad arrivare, infatti con una squadra formata da giocatori di categoria superiore come Venturelli, Mocarelli, Scandurra, Pera, Mariotti.A e altri, la squadra distacca le contendenti per la vittoria del campionato. Il 30 marzo 2009 il presidente Giuliani mantiene la promessa fatta alla città e riacquista il centenario marchio della A.S. Lucchese Libertas 1905 per la cifra di 51.000 euro all’asta fallimentare del Tribunale di Lucca. Il 4 aprile, con 5 giornate di anticipo sulla conclusione del campionato di Serie D, la Lucchese battendo il Gavorrano al Porta Elisa davanti a 5000 spettatori conquista la matematica promozione in Lega Pro Seconda Divisione rientrando cosi tra i professionisti neanche 9 mesi dopo la sua cancellazione dal calcio professionistico. Il 5 agosto 2008 la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha autorizzato il cambio di denominazione sociale della Sporting Lucchese Srl in As Lucchese Libertas 1905 Srl.Nella stagione 2009/2010 dopo una trionfale cavalcata solitaria sempre al primo posto conquista la Lega Pro Prima Divisione.

 

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