Quattro vittorie, tre sconfitte ed un pareggio: è questo il tabellino globale delle gare genoane arbitrate dal “vecio” Livio Marinelli, il maresciallo degli Alpini designato per Genoa-Torino in scena al “Tempio” fra poche ore. Mentre in Serie B il Grifone ne ha vinte due su due in casa, nella massima divisione i rossoblù hanno incamerato – sempre fra le mura amiche – tre vittorie e due sconfitte quando fra i contendenti è stato chiamato il 40enne direttore di gara nativo di Tivoli ed appartenente alla omonima sezione Aia.
Con Livio Marinelli il Genoa ha iniziato con una vittoria (Genoa-Empoli 2-1 il 26 agosto 2018), poi un pari (Atalanta-Genoa 0-0 il 17 gennaio 2021) e quindi due sconfitte (Genoa-Atalanta 3-4 il 15 maggio 2021 e Genoa-Fiorentina 1-2 il 18 settembre 2021). La vittoria più recente è datata 27 agosto 2023 (Lazio-Genoa 0-1) mentre l’ultima designazione risale all’ottobre dello scorso anno (Atalanta-Genoa 2-0). Guardando i precedenti, emerge come Livio Marinelli sia chiamato per la maggiore quando il Genoa gioca davanti al pubblico amico: cinque le gare dirette al “Luigi Ferraris” su un totale di otto convocazioni.
Livio Marinelli sarà coadiuvato in campo da Filippo Meli (sezione Aia di Parma) e, stranamente, dall’imperiese Stefano Alassio, con Simone Galipò (Firenze) che fornirà il suo supporto posizionandosi fra le due panchine. In cabina Var, allestita lontano dal “Luigi Ferraris”, andranno il “pro” Daniele Paterna (Teramo) ed Ivano Pezzuto (Lecce).
Un intervento di Daniele Paterna al Var, in occasione di Inter-Genoa dello scorso mese di marzo, è meritorio di ricordo: tutti i tifosi genoani – e non solo – ricorderanno l’intervento in scivolata, nella propria area di rigore di Morten Frendrup per togliere il pallone dai piedi di Nicolò Barella; a seguito di quell’intervento – nettamente sul pallone – il difensore nerazzurro aveva ben pensato di rovinare a terra rotolando come un forsennato. Rigore netto, secondo l’arbitro Giovanni Ayroldi; non dello stesso avviso il “Var” Daniele Paterna che richiamava il direttore di gara per una “on field review”, revisione sul campo che non è servita a far tornare sui suoi passi il direttore di gara pugliese.