È morto Luigi Agnolin, arbitro internazionale tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso

Figlio d'arte, tra i più famosi arbitri della storia calcistica italiana, ha diretto il Genoa in 28 occasioni, tra le quali anche 4 Derby

Luigi Agnolin (Foto Wikipedia Il grande calcio Vallardi 1990)

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Un lutto ha colpito oggi il mondo arbitrale del calcio italiano: all’età di 75 anni è scomparso Luigi Agnolin, uno dei più noti “fischietti” del panorama calcistico nazionale ed internazionale tra gli anni ’70 ed ’80 del secolo scorso. Nato a Bassano del Grappa (Vicenza) nel 1943, era figlio d’arte: suo padre, Guido, era stato uno dei più famosi arbitri del dopoguerra.

Luigi Agnolin aveva una forte personalità, che gli consentì di scontrarsi in maniera veemente con atleti e società. Gli archivi giornalistici del calcio riporterebbero una lite con Roberto Bettega, centravanti della Juventus, al quale disse «Vi faccio un culo (sic!) così!» (altre fonti riportano, invece, «mi te fasso un cesto cussì!») dopo che i bianconeri, durante un derby della Mole nell’ottobre del 1980, protestarono avverso una sua decisione arbitrale. Leggenda o realtà? Sta di fatto che Luigi Agnolin, a seguito delle polemiche dopo quel derby vinto dai granata, ebbe la nomea di arbitro anti-Juventus e venne sospeso per quattro mesi.

Sempre contrario agli aiuti tecnologici sul campo di gara, appeso il fischietto al chiodo, fu designatore per la Serie C tra il 1990 ed il 1992 per poi abbandonare l’associazione arbitrale e assumere successivamente il ruolo di direttore generale della Roma nel 1994 e di amministratore delegato del Venezia tra il 1999 ed il 2000 e del Verona tra il 2000 ed il 2001. Nel 2006 fu per pochi mesi commissario straordinario dell’Associazione arbitri mentre fino all’agosto 2007 fu presidente del settore giovanile e scolastico della Figc. Dal 2011 al giugno 2013 ricoprì la carica di direttore generale del Perugia ma anche di dirigente di altre piccole realtà calcistiche nazionali ed internazionali per poi ritirarsi a vita privata.

Tra il 18 marzo 1973, anno di ingresso nei massimi ruoli arbitrali, ed il 1990 ha diretto 226 gare di Serie A tra le quali anche molti “derby”. Luigi Agnolin ha partecipato anche a due campionati del mondo: nel 1986 in Messico (giudicato migliore del torneo) e nel 1990 in Italia. Nel 1987 gli fu affidata la finale di Coppa delle Coppe tra Ajax e Lokomotiv Lipsia terminata 1-0, e nel 1988 quella di Coppa dei Campioni tra Psv Eindoven e Benfica, terminata 6-5 ai calci di rigore.

Il Genoa ha incrociato Luigi Agnolin in 28 occasioni, delle quali 15 tra le mura amiche del “Luigi Ferraris”. 12 le gare di Serie A, 14 quelle in cadetteria e 2 in Coppa Italia. 8 le vittorie ottenute dal Grifone (5 al Tempio), 9 i pareggi (6 in casa) e 11 le sconfitte (4 tra le mura domestiche).

Quattro sono stati i “Derby della Lanterna” diretti da Luigi Agnolin, equamente divisi tra massimo campionato e Serie B. Nessuna sconfitta è stata patita dai rossoblù i quali, con Luigi Agnolin a dirimere le questioni calcistico-campanilistiche, hanno ottenuto una vittoria esterna con due reti a zero il 22 ottobre 1978 ed un pari con un gol per parte il 10 maggio 1981 (entrambe gare del torneo cadetto); i restanti due pareggi in Serie A (1-1 e 0-0) sono andati in scena il 28 novembre 1982 ed il 18 marzo 1984.

Questo il messaggio di cordoglio espresso dall’Aia sulle pagine del proprio sito web: «Il Presidente dell’AIA Marcello Nicchi ed il Vice Narciso Pisacreta, insieme ai componenti del Comitato Nazionale, al Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale Alfredo Trentalange ed ai Responsabili degli Organi Tecnici Nazionali, anche a nome dei 33.000 arbitri italiani, esprimono alla sua famiglia profondo cordoglio e vicinanza. Si uniscono il Segretario ed il Vice Segretario dell’AIA, il Direttore Responsabile della Rivista “l’Arbitro” ed i Coordinatori della redazione».

E invece questo è il messaggio di cordoglio pubblicato dal Genoa sul proprio sito ufficiale: Tutto il Genoa Cricket and Football Club, nel ricordo delle partite vissute insieme, ricorda con commozione Luigi Agnolin. La società si stringe con affetto alla famiglia e partecipa al dolore dei vertici e della classe arbitrale.

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