Il calcio italiano prova a smuoversi dalle secche delle proprie anticaglie accogliendo il VAR, acronimo di Video Assistant Referees. Nella stagione 2017-2018 la tecnologia aiuterà il direttore di gara – che avrà sempre la responsabilità della direzione tecnica e disciplinare – con una coppia di arbitri CAN A e B: essa potrà confermare, modificare o annullare le decisioni.
Sparisce la controversa figura dell’addizionale, scenderanno in campo solo arbitro centrale, i due assistenti ed il quarto ufficiale (che torna ad essere arbitro, di CAN A probabilmente solo nei derby e negli scontri di alta classifica).
La FIFA non ha ancora deciso di inserire ufficialmente il VAR nel gioco ma attenderà la fine della sperimentazione a giugno 2018 per deliberare. Nel remoto caso in cui la l’organizzazione internazionale decidesse di non proseguire l’esperimento tutto ciò che vedremo in questo campionato sarà solo un ricordo per gli almanacchi, come già accaduto in passato per il poco felice esperimento del doppio arbitro, visto in Coppa Italia.