QUI PEGLI: Biraschi ancora a parte, riecco Centurion

Il difensore romano non si è visto sul campo centrale del Pio-Signorini di Pegli. Scendono le quotazioni di un suo recupero per la Coppa Italia

Biraschi (al centro) tra Belotti e il portiere Frattali durante il match di Coppa Itallia Palermo-Avellino del 2015 (Tullio M. Puglia/Getty Images)

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Davide Biraschi ha saltato il secondo allenamento settimanale con il gruppo. Non una bella notizia per mister Juric che contro il Cesena avrà i difensori contati. Gentiletti e Zukanovic sono sicuri della titolarità, mentre a destra al momento ipotizziamo Aleandro Rosi (tra l’altro il più positivo oggi a Pegli). Differenziato per Lazovic, Pandev e Hiljemark, lavoro in palestra per il ritornato Ricardo Centurion; Spolli ancora in permesso bebè Benedetta. Gakpé ancora a Pegli tra una ripetuta e l’altra.

Cielo velato sopra il Pio-Signorini e colonnina di mercurio abbondantemente sopra i trenta gradi. Campo d’allenamento in perfette condizioni grazie agli addetti alla manutenzione: erba verdissima, nessuna macchia di terra e tanta acqua per idratare. Sembra di vedere un terreno sintetico ma il profumo dei ciuffi tradisce l’occhio.

Mister Juric ha svegliato la squadra a modo suo, dopo il classico riscaldamento effettuato a centrocampo. Ritmi alti, intensità e palla che deve viaggiare con la giusta musicalità verso il compagno di squadra: il passaggio forte cambia tutto. Il tecnico del Genoa ha insistito quasi un’ora con un esercizio di gruppo caratterizzato da un iniziale giro palla, triangolo tra mezz’ala e ala e il suggerimento sulla punta o l’ala liberata al cross. Juric ha dato la carica, talvolta alzando la voce: ogni pallone sprecato in allenamento è un contropiede subìto in partita. I giocatori devono capirlo.

Bene Stephane Omeonga e Andrej Galabinov. Il belga è una spugna, capisce al volo cosa fare senza che gli sia ripetuto dieci volte; il bulgaro un tank che riempie meravigliosamente l’area di rigore con la sua fisicità prorompente. Saprà ritagliarsi uno spazio importante nelle gerarchie dell’attacco genoano.

A completamento dell’ora di lavori un esercizio sui calci d’angolo passivi, uno dei grandi problemi della scorsa stagione. Mister Juric ha chiamato in area Izzo, Zukanovic e Gentiletti, prima soli, poi contro tre avversari: avevano il compito di allontanare di testa saltando nella propria zona di campo, senza invadere quella altrui. Ordine e cattiveria nelle salve di cross scoccate da Ninkovic e Veloso. Lì dietro il Genoa deve essere tosto come un vero Grifone.

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