L’importanza del movimento ‘a elastico’ del centrocampo di Juric

Analisi di due differenti situazioni di gioco che vedono interessata la linea mediana rossoblù: Veloso e compagni saranno fondamentali senza palla

Miguel Veloso di classe (da genoacfc.it)

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In attesa di sapere come finirà la vicenda Rigoni, Juric affronterà la prima parte di campionato con questi centrocampisti centrali: i registi Veloso e Bertolacci, gli incontristi Omeonga e Cofie, e Brlek. Cinque uomini, quattro dalle caratteristiche note, uno (il croato che giocava nel Wisla Cracovia) tutto da scoprire ma con un curriculum vitæ di tutto rispetto. Il ‘doppio play’ è un’arma a doppio taglio: benché tale soluzione assicuri acume tattico e fosforo alla squadra, la costruzione di gioco può andare in crisi contro avversari fisici che praticano l’uomo contro uomo a tutto campo (l’Atalanta di Gasperini, ad esempio).

Juric ha possibilità di scelta e spera affinché il reparto non sia falcidiato dagli infortuni come nello scorso girone di ritorno. Veloso resta la prima scelta del tecnico del Genoa; oggi Bertolacci parte favorito per essere il suo compagno. Occhio, però, alla brillantezza atletica di Omeonga. Dopo aver fatto benissimo in precampionato il belga del ’96 rischia di essere una sorpresa del torneo. Garantisce corsa, intercetti e pressione nelle zone alte del campo: Enrico Preziosi, che a luglio convinse Juric a portarlo in ritiro, probabilmente ci ha visto giusto.

Sarà un Genoa differente dall’anno scorso. Ragionerà con più possesso palla senza, però, farsi schiacciare a ridosso dell’area di rigore: è successo contro la Juventus dopo il 2-0 di Galabinov, minuti di gara che sicuramente mister Juric mostrerà alla squadra in sala video. Il centrocampo, reparto che per tradizione è indicato come il motore della squadra, dovrà muoversi ‘a elastico’ senza palla per favorire la giocata da dietro: i centrocampisti sono stretti in copertura durante il giro palla dei difensori, ovvero sono larghi per dare maggiori opzioni di passaggio a Rossettini (o Spolli) quando uscirà dalla linea palla al piede. Se l’interpretazione e i tempi saranno corretti, allora il Genoa sarà capace di ribaltare il campo e la posizione degli avversari con due soli passaggi.

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