Nel 1913 il Genoa viene processato per aver contravvenuto al regolamento federale contro il professionismo

Nel 1913 il Genoa viene processato a Vercelli per aver contravvenuto all’articolo 8 del regolamento della Federazione contro il professionismo, rischiando la radiazione dai ranghi federali. Martedì 3 giugno Sardi e Santamaria si erano recati nei locali della Banca Cooperativa Genovese ed avevano presentato un assegno di tremila lire firmato Geo Davidson. Il cassiere, socio […]


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Nel 1913 il Genoa viene processato a Vercelli per aver contravvenuto all’articolo 8 del regolamento della Federazione contro il professionismo, rischiando la radiazione dai ranghi federali.

Martedì 3 giugno Sardi e Santamaria si erano recati nei locali della Banca Cooperativa Genovese ed avevano presentato un assegno di tremila lire firmato Geo Davidson. Il cassiere, socio dell’Andrea Doria, capisce subito che si tratta della ricompensa per il passaggio dei due fortissimi giocatori doriani nelle fila rossoblù. La foto dell’assegno va a finire alla Federazione, facendo scoppiare lo scandalo, che porterà il Genoa e i due giocatori sul banco degli imputati con Zaccaria Oberti (della Doria) come pubblico ministero ed Edoardo Pasteur come avvocato difensore, la cui arringa riuscirà a convincere la giuria (presidente Bozino della Pro Vercelli) e a salvare la Società. Sardi e Santamaria furono condannati a mille lire di ammenda ciascuno e a una squalifica di due anni, poi dimezzata.

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