Correva l’anno 1922: i tifosi seguono il Genoa a Savona a bordo della “Bon Voyage”

Savona-Genoa 1-1 (Savona 26 marzo 1922, campo di via Frugoni) SAVONA: Folco, Saettone, Novarese, Perla, Gaia, Chiabotto, Roggero, Veglia, Hibli, Cutic, Bogliotti. Allenatore: Jeno Karoly GENOA: De Prà, Maineri, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Rebuffo, Sardi, Catto, Bussich, Mariani. Allenatore: William Garbutt. Reti: Bogliotti (Savona), Sardi (Genoa) Arbitro: Gama di Milano Vincere è importante, ma […]


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Savona-Genoa 1-1 (Savona 26 marzo 1922, campo di via Frugoni)

SAVONA: Folco, Saettone, Novarese, Perla, Gaia, Chiabotto, Roggero, Veglia, Hibli, Cutic, Bogliotti. Allenatore: Jeno Karoly

GENOA: De Prà, Maineri, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Rebuffo, Sardi, Catto, Bussich, Mariani. Allenatore: William Garbutt.

Reti: Bogliotti (Savona), Sardi (Genoa)

Arbitro: Gama di Milano

Vincere è importante, ma non basta. Per entrare nella leggenda occorre fare un’impresa fuori dell’ordinario capace di suscitare l’ammirazione di tutti. Con le vittorie si finisce sugli almanacchi del calcio, con le grandi imprese si finisce invece nella storia, nella letteratura e nella leggenda. Il Genoa con gli arrivi di De Prà e Catto sistema alla grande anche i ruoli di portiere e centravanti e adesso è pronto per entrare nella leggenda. I tifosi sono entusiasti e per la trasferta di Savona organizzano, attraverso la Società Genoa, il viaggio via mare col piroscafo a pale “Bon Voyage”, finito ad offrire i suoi servizi nel mare Ligure a turisti e gitanti in visita alle località della Riviera, dopo aver frequentato per anni il canale della Manica. E’ la prima volta che una Società di calcio organizza una trasferta via mare al seguito della propria squadra. E’ un altro primato del Genoa. Purtroppo appena usciti dal porto si scatenerà una tremenda libecciata che trasformerà il viaggio in pura sofferenza. Ma per il Genoa questo ed altro! I giocatori si sentono forti, hanno acquistato la giusta mentalità e vanno in campo per cercare sempre la vittoria. Anche se a volte non la trovano, come in questo caso.

La partita è dura e nervosa il Savona mette in campo l’orgoglio di chi non vuole essere da meno rispetto al mitico Genoa. E non c’è solo la rivalità calcistica, ma anche quella regionale che ha radici antiche.

Il Savona va in vantaggio e chiude il primo tempo sull’1-0. Solo dopo una ventina di minuti della ripresa, il Genoa riesce a infilare il pallone dell’1-1 grazie a un colpo di testa di Sardi. Lo stesso Sardi ci prende gusto e pochi minuti dopo raddoppia, ma l’arbitro annulla.

Cresce la tensione sugli spalti e in campo, i tifosi aspettano un gol che non arriva né da una parte né dall’altra e l’incontro finisce in parità senza che in campo accada più niente. Accadrà invece qualcosa nel dopo partita, con un’aggressione a Sardi e De Vecchi da parte di tifosi locali. Il pareggio non impedisce al Genoa di vincere il girone B della Lega Nord addirittura con 9 punti di vantaggio sulla seconda. E’ un Genoa ormai maturo per il titolo che arriverà trionfalmente nel corso del campionato successivo.

Finita la partita, tutti di corsa alla stazione a prendere il treno. Nessuno vuol ripetere l’esperienza di scegliere la via del mare, il timore di una libecciata spaventa tutti. Ma non spaventerà gli eredi di questi genoani precursori, che quarantanove anni dopo ripeteranno l’impresa su un percorso ancora più lungo, andando al seguito dell’amato Grifo fino a Porto Torres a bordo della “Caralis”.

Tratto da

Franco Venturelli – “Genoa, una leggenda in 110 partite, storie di Genoa e di Genoani”

Nuova Editrice Genovese, anno 2011

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