Un Tacco di Classe: il Genoa ha ancora molto da fare prima di diventare squadra

Occorrono subito rinforzi, specie in difesa, e mettere ordine in questa formazione abbastanza sfilacciata

Vittorio Sirianni

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Accontentiamoci, amici! Il Grifo ha superato il primo turno di questa nuova stagione. Sia di buon auspicio. Ma, se dobbiamo essere sinceri, questo Genoa ha ancora molte cose da fare prima di diventare squadra.

Intanto non si capisce bene come mai, “sempre”, molti giocatori che arrivano sono malati, incidentati, appesantiti, colpiti da patologie varie. Ora i tre giocatori, diciamo “chiave”, che avrebbero dovuto (speriamo prossimamente) fare la squadra, cioè Lapadula, Centurion, Rodriguez , oltre a Izzo e Zukanovic, non sono in campo. E Iuric, povera anima, cerca di fare miracoli. Pensate: una difesa con Rosi, Spolli, Gentiletti, (con tutto il rispetto) è una difesa rinnovata che dà garanzie? Via, non scherziamo! E’ andata bene che con questi generosi atleti il Grifo ha vinto, ma non è pensabile andare avanti così.

Iuric lo ha già sottolineato: “Questa squadra va rafforzata, certo se non posso disporre dei vari Lapadula, Centurion, Izzo e Zukanovic, la squadra è monca, molto monca”. Eppure non si diceva, alla vigilia, che finalmente Preziosi aveva fatto bene e rafforzato la squadra? C’è qualcosa che aleggia su questo Grifo: non si può sempre avere infortunati, o espulsi, o squalificati. Ma è mai possibile che questi atleti, considerati “colpi” eccezionali (leggi Lapadula) arrivino e finiscano sempre al “Riattiva” per qualche malanno? È malasorte o inesperienza?

Altra considerazione “curiosa”: i due autori dei gol che hanno permesso al Genoa di passare il turno (a proposito, dovrà incontrare il Crotone), cioè Laxalt e Simeone, sono, pare, in procinto di andarsene. Non sono strane coincidenze, che, guarda caso, capitano spesso al Genoa? Jurić spera in altri due rinforzi (Rossettini, Ranocchia, Paletta, chissà) e spera di poter condurre una squadra, non un ospedale.

Insomma, questa prima fase ha dato solo il risultato, che è già tanto: anche se si sa benissimo che il percorso rossoblu, in Coppa Italia, non sarà facile, anzi si schiuderà probabilmente dopo altre due “tappe”: la prima magari vincendo con il Crotone; la seconda con la Juve in agguato e qui quasi sicuramente cascherà l’asino.

Ma comunque ora bisogna mettere ordine in questa formazione abbastanza sfilacciata: certo se tutti staranno bene (ma quando?) che farà Jurić in attacco?

E ancora: ieri in avanti si sono rivisti i “soliti” che nel Genoa non solo “a volte”, ma sempre ritornano, dico Pandev, Ninkovic, Taarabt, Palladino. Onestamente non pensavamo di rivedere questi peraltro bravi ragazzi, ma che lo scorso anno portarono il Grifo quasi nel baratro della retrocessione.

Si ha insomma (ma, ripetiamo, sono le prime impressioni e quindi prendetele con le dovute cautele) la sensazione che non sia cambiato molto in questo Genoa: ci sono giocatori bravi, ma non sono pronti.

Proprio all’inizio del campionato è più facile raccogliere punti da mettere in cascina, perchè sappiamo benissimo cosa può accadere nelle fasi successive.

La vittoria sul Cesena è servita, eccome! Ma soprattutto per fare capire quanti errori ci sono ancora da correggere e quanto lavoro Preziosi dovrà fare per completare la “rosa” e dare una “vera” squadra al suo amico Jurić.

Vittorio Sirianni

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