Che il Grifo sia un “fenomeno paranormale” lo diciamo (anche se con venature scherzose) da tempo. Dovesse andare da uno psichiatra, quest’ultimo lo definirebbe sicuramente un”bipolare”: vale a dire, grandi euforie ed entusiasmi alle stelle (vedi vittorie con Juve e Milan, pareggio a Firenze) e immediate successive depressioni (vedi i tanti pareggi e sconfitte con pochi punti in molte giornate). Ma questa è la dimensione del Genoa: lo diciamo da tempo. Una squadra che, nella sua dimensione pur dignitosa, più di tanto non può dare: qualche straordinario momento di felicità (appunto le imprevedibili vittorie, il derby ecc…) seguita da una certa normalità che gli permette comunque di raggiungere alcuni obiettivi di fondo che per essere il Grifo sono più che onorevoli: la serie A sempre garantita e la possibilità della parte sinistra della classifica con qualche “puntatina” verso l’Europa com’è successo in questi dieci anni di Preziosi.
Se i tifosi si metteranno in quest’ordine di idee potranno vivere felici e contenti ancora per tanti anni.