La forza di Ballardini: recuperare Pandev, Taarabt, Bertolacci e Spolli

Il tecnico del Genoa è come un palombaro che ripesca un tesoro in fondo al mare: ha ridato vigore a giocatori che sembravano senza grinta e mordente

Vittorio Sirianni

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E sono tre. Sette punti in tre partite. Non è un sogno? I tifosi gongolano e Ballardini continua nella sua ricerca di umiltà e di concretezza. Anche per lui momenti felici: nelle passate presenze nel Genoa non aveva mai iniziato con questi risultati. Per questo fa “sogni d’oro” anche lui, e alla sera torna a casa e abbraccia la moglie dicendole: “Sono molto bravo anche come allenatore oltre che come marito”.

Tredici punti, lontano ormai dalla zona “nera”. Con la squadra che fa un buon gioco (niente di eccezionale, d’accordo), ma molto umilmente stringe i denti e vince. Due vittorie e un pari con la Roma. Niente male.

E lunedì arriva….l’amico Gasperini. Bel confronto. Un “vecchio” amico contro un “nuovo amico” che piace alla gente che piace.

PANDEV – Ma voi vi ricordate quante ne abbiamo dette sul povero Pandev? Era uno “scarto”, uno che aveva fatto il suo tempo, che poteva giocare si e no qualche minuto, che era meglio venisse ceduto. Lo ricordate o no? Oggi gioca e soprattutto segna un importantissimo gol in rossoblù: un sogno anche per lui. E qui sta la bravura di Ballardini, l’uomo dei “recuperi”. Chi lo avrebbe mai detto? Ballardini è come chi recupera un relitto in mare, come un palombaro che ripesca un tesoro in fondo al mare. I “ripescati”? Appunto Pandev, poi Taarabt, poi Bertolacci, poi Spolli. Insomma, un “ripescatore” di lusso.

Anche a Verona si è rigiocato con consapevolezza dei propri mezzi, certo non si è brillato, ma il risultato arriva sempre. E si regalano anche gol fatti all’avversario: vero Rigoni?

PERIN – Diciamolo: il nostro “numero uno” torna davvero a essere il “numero uno” italiano. Cercando di acchiappare il posto di Buffon perché, diciamo anche questo, quel tanto strombazzato Donnarumma non sembra più quel grande insuperabile portiere che si diceva. Siamo sempre dell’avviso che se Perin non avesse avuto quella maledetta sfortuna di due anni di “fermo” oggi sarebbe il “vero” numero uno della nazionale e pronto a sostituire Buffon che ha praticamente finito il suo percorso sportivo. E sarebbe anche bene che Perin venisse valorizzato di più, non come si fa ingiustamente a favore di Donnarumma che è finalmente “intronato” di questi tempi, che riesce a incassare un gol persino da un certo Brignoli, portiere del Benevento. Una cosa davvero comica. Ma si sa, che i grandi giornali spingono Donnarumma anche se prende gol ridicoli e si esibisce in “uscite” imbarazzanti.

DOMANI – E il domani? Sembra che la squadra vada completandosi e vada soprattutto verso una sua compattezza. Mentre i dirigenti continuano a lavorare: Perinetti è arrivato e si “sente”. Ultimo colpo, diciamo così, Pepito Rossi che se davvero torna fisicamente a posto, ritornerà ad essere un grande giocatore e potrebbe essere quel “valore aggiunto” che nessuno è ancora riuscito a dare.

L’altra speranza è che questo Lapadula torni davvero in piena forma. Ballardini lo sta centellinando perché evidentemente non è ancora lui. Certo se sia Lapadula che Pepito tornassero al top avremmo un Genoa, dal punto di vista offensivo, tra le bellezze del campionato… ora attendiamo il Gasp: che ne direste di un altro scherzetto da parte del Balla?

Vittorio Sirianni

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