(S)Visti da Lontano – Le colpe del disastro Genoa sono di tutti: occorre rimboccarsi le maniche e lavorare

La débâcle di ieri a Pescara è stata una vergogna per i tifosi: peggio della sconfitta di Cagliari o il capitombolo con l’Alessandria


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Con grande delusione dobbiamo riconoscere che la partita di ieri è stata veramente una vergogna per i tifosi, altro che la sconfitta di Cagliari o il capitombolo con l’Alessandria.

Le colpe della situazione attuale sono di tutti: dirigenza, allenatore, calciatori.

La dirigenza. Preziosi Senior, Preziosi Junior e Milanetto hanno commesso almeno tre errori “mortali”. Il primo è stato voler esonerare Gasperini, unico capace contemporaneamente di arginare le tante operazioni di calciomercato di Preziosi stesso, gestire le rivoluzioni di rosa e guidare lo spogliatoio. Il secondo errore è stato portare avanti una campagna acquisti di gennaio disastrosa: Pinilla è un fantasma (irritante il tentativo sistematico di provare le rovesciate), Cataldi un corpo estraneo, Morosini e Beghetto due misteri, Taarabt con questa forma fisica può giocatore solo a calcetto. E questi acquisti si sommano a una serie di errori precedenti chiamati Orban, Nitcham, Pandev, Brivio. Infine i vertici societari si sono ostinati con Juric, che era già da esonerare dopo la pochezza di Genoa-Crotone o al più tardi dopo il nulla di Genoa-Sassuolo.

L’allenatore. Juric ha dimostrato di non essere assolutamente maturo e flessibile. Il croato ha giocato nello stesso modo tutte le 25 partite, non realizzando che, dopo le prime, gli avversari hanno capito il suo trucco e dominato il Grifone in lungo e in largo. Juric non è mai riuscito a incidere sulle singole partite con dei cambi, con una variazione tattica, un’idea nuova. Juric ha inoltre “toppato” nella gestione del gruppo, vero fiore all’occhiello sino passata stagione. La rivolta di Brivio, gli episodi di Ninkovic a Cagliari, i messaggi pubblici di Burdisso, le marachelle di Nitcham, sono solo sintomi di un malessere profondo all’interno dello spogliatoio, un malessere che ha contributo a distruggere il Genoa.

I calciatori. Ieri i calciatori del Genoa hanno dato vita a uno spettacolo indecente, che ha deluso e rattristato ogni singolo genoano. Ieri i calciatori, chi più chi meno, hanno giocato contro l’allenatore, ma lo hanno fatto sulla pelle dei tifosi, di quelli grandi e soprattutto di quelli piccini. Ieri ogni padre, ogni madre, ha fatto fatica a spiegare ai propri figli la sconfitta. Non sarebbe stato sufficiente recarsi da Preziosi e chiedere la testa di Juric? Era proprio necessario prendere in giro i tifosi con questa prestazione-non prestazione? La partita di ieri rappresenta un “unicum” nella storia del Genoa.

Capitolo Mandorlini. Si è già sollevato il coro dei contrari al nuovo allenatore, reo di essere stato il Vice di Novellino nella “fatal Ravenna”, e accusato di “essere un doriano”, per le dichiarazioni rilasciate un paio di anni fa da allenatore del Verona relative al gemellaggio Hellas-Doria. “De gustibus non disputandum”, ognuno è libero di pensare ciò che vuole di Mandorlini. Noi ci auguriamo che questa avversità (preventiva) porti fortuna al nuovo mister, come già successo in passato ai due migliori tecnici che il Genoa ha avuto: Bagnoli e Gasperini.

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