(S)Visti da Lontano – Cagliari e Crotone, gare molto delicate per il Genoa

Calciomercato: la storia ci dice che la società “sa il fatto suo” e che le operazioni invernali hanno negli ultimi anni portato gol e risultati, anche economici al Genoa


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa inizia il 2017 nel peggiore dei modi. La sconfitta contro la Roma era prevedibile ma, assommata a quelle contro Palermo e Torino, rende i prossimi due turni di campionato, contro Cagliari e Crotone molto delicati.

La classifica è infatti ancora tranquilla, ma è necessario fare punti e muoverla per evitare l’innesco di eventuali psicodrammi e ansie da prestazione.

Il Genoa sino a maggio dovrà fare a meno dei suoi tre migliori elementi, Perin, Rincon, Pavoletti, e cioè il ¾ della spina dorsale su cui la squadra era stata costruita in estate.

Il Popolo rossoblù è in fibrillazione e i detrattori di Preziosi rumoreggiano. Le posizioni più estreme contro il Presidente del Genoa sono tuttavia poco credibili. I contestatori criticano sempre due volte: quando il Joker compra un calciatore e quando lo rivende.

Il Genoa ormai da qualche anno fa il proprio mercato tra dicembre e gennaio: la stagione è indirizzata, il bilancio (31 dicembre di ogni anno) in chiusura, e la seconda parte della stagione viene utilizzata per la programmazione di quella successiva.

La società, tranne che nella stagione 2011-2012, quella di Malesani per intenderci, è sempre riuscita a migliorarsi.

Nel 2012-2013 il Genoa chiude il girone d’andata con 17 miseri punti. Preziosi rivoluziona la squadra, inserisce Portanova, Manfredini, Matuzalem, Floro Flores, richiama Ballardini e conquista 21 punti nel girone di ritorno: una salvezza miracolosa!

La stagione 2013-2014 inizia con Liverani e una rosa scarsina. La svolta è il ritorno di Gasperini, che sistema la squadra, scala posizioni e chiude l’andata con 23 punti. La squadra, complice una serie abbastanza inguardabile di sconfitte nelle ultime 8 partite, nel ritorno raccoglie 21 punti e chiude, nel malumore generale, al 14 esimo posto con 44 punti. Ma le ultime partite sono ottime per programmare i calciatori in prospettiva 2014-2015, quella dei 59 punti finali e del sesto posto.

Il Vecchio Balordo ne conquista 28 nel girone d’andata. A gennaio una parte della piazza critica pesantemente il mercato. Il Grifone vende Antonelli, Sturaro, Pinilla, Matri e Fetfatzidis, e inserisce, nello scetticismo generale, Laxalt, Niang, Borriello e Pavoletti. Il girone di ritorno si traduce in 31 punti, grazie anche all’esplosione di Niang e dello sconosciuto Pavoletti.

La storia si ripete nella scorsa stagione. Il Grifone, complice le “follie sportive” di Pavoletti e Perotti, che costano due sconfitte interne contro Carpi e Bologna, chiude il girone d’andata con 19 punti, solo quattro in più del Frosinone. Preziosi vende Perotti, ma inserisce gli “scarti” Suso, Cerci e Rigoni. Il trio di neo-acquisti realizzerà 13 gol, aiutando la squadra a conquistare ben 27 punti nel girone di ritorno per chiudere a 46 totali, davanti alla Sampdoria.

La storia ci dice che la società “sa il fatto suo” e che le operazioni invernali hanno negli ultimi anni portato gol e risultati, anche economici al Genoa. Il campo dirà, ma la storia recente depone molto a favore di Preziosi.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.