(S)Visti da Lontano – Al Genoa serve un attaccante “alla Borriello”

Il Grifone mostra limiti evidenti nel reparto offensivo: ok Galabinov, ma Lapadula è inefficace e Rossi non offre garanzie. Serve un giocatore sul modello del centravanti napoletano che butti il pallone in porta: nel 2013 contribuì alla salvezza


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La liquidità fresca della vendita di Pellegri dovrebbe essere sufficiente ad abbattere buona parte dei debiti del Genoa cfc, soprattutto se questi soldi non saranno re-investiti e sr anche Laxalt (e Taraabt?) dovessero trasformarsi in ulteriori plusvalenze.

L’operazione Pellegri è ottima sia per la società che incassa una cifra record, sia per il calciatore che è diventato milionario a soli 16 anni.

I tifosi fanno i tifosi (come chiesto da Preziosi) e non i contabili e vedono questa cessione come l’ennesima pugnalata a ogni lontano sogno di romanticismo legato al Genoa.

In effetti sarebbe stato bello vedere il genoanissimo Pellegri fare qualche stagione come bomber e capitano del Genoa prima magari di migrare per altri più competitivi lidi.

Al di là dell’operazione Pellegri la nostra valutazione sul mercato è negativa e non capiamo la società dove voglia arrivare. Il problema del sostituto di Rincon è ormai trito e ritrito, ma Preziosi e Perinetti non hanno ancora trovato la soluzione.

Anche la mancanza di una punta da Serie A è un problema evidente da qualche mese. L’attacco del Genoa è sterile da non crederci. Galabinov ha dimostrato di poter ricoprire il ruolo di bomber di scorta, ma Lapadula è un problema vero. Il centravanti ex Milan, inseguito per più di un anno dal Genoa, ha collezionato sinora 13 presenze, 2 gol su rigore, 3 ammonizioni, una media voto insufficiente e una quantità incredibile di errori sotto porta. Capiamo la saltata preparazione, comprendiamo l’infortunio di Udine, ma siamo a febbraio, mancano 16 partite e il Grifone per salvarsi ha bisogno di qualcuno la davanti che la metta in fondo al sacco. Questo Lapadula non vale la Serie A. Pepito Rossi non offre alcuna garanzia e serve come il pane buttarsi su qualcuno che totalizzi questi 6-7 gol essenziali per salvarsi. Serve il Borriello di turno, com’era nel 2013 quando arrivò per la seconda volta Ballardini: contribuì in modo determinante alla salvezza del Grifone.

La zavorra della gestione Juric peserà sino alla fine del campionato e qualche risultato negativo risucchierà continuamente il Club più antico d’Italia in fondo alla classifica, nonostante i meriti di Ballardini.

I problemi di rosa del Genoa non sono minimamente risolti, anzi sono amplificati dalla sconfitta di ieri che solo una lettura superficiale addosserebbe alla sfortuna.

C’è tempo ancora fino a mercoledì per sistemare il reparto offensivo.

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