Il Genoa supera un ottimo Cagliari, grazie a una buona dose di fortuna ma anche a tanta, tanta voglia di vincere. Il 3-1 è oggettivamente un risultato bugiardo. Senza il clamoroso palo di Giannetti e il successivo gol del Grifone, oggi commenteremmo un esordio amaro. E critiche, mugugni e pessimismo, come da peggior tradizione genoana, si sprecherebbero.
È ancora troppo presto per poter esprimere giudizi , ma ci sono alcune dinamiche abbastanza evidenti.
Al Genoa mancano ancora tre acquisti: il rimpiazzo di Ansaldi, il sostituto di Dzemaili, e quello di Suso, cioè un giocatore in grado di accendere la luce, spaccare e risolvere le partite.
La società per ora sta cercando di puntare su quei calciatori ingaggiati l’anno scorso ma spariti poi dai radar di Gasperini come ad esempio Lazovic, Nitcham e Pandev.
Domenica i cambi sono stati decisivi, ma è palese che la qualità complessiva della rosa, rispetto all’anno scorso, è notevolmente calata.
Il Grifone è invece piaciuto molto per grinta, determinazione, voglia di giocare sempre e per la capacità di ribaltare una partita che, a un certo punto, sembrava miracoloso poter pareggiare.
Izzo, Rincon, Laxalt, Rigoni, Pavoletti sono delle garanzie, e anche Ocampos è piaciuto per spunto e corsa.
Ora testa al Crotone e poi tutti alla finestra per vedere i movimenti degli ultimi giorni di mercato, per vedere quale Genoa effettivamente affronterà il girone di andata.
Negli ultimi anni Preziosi ha effettuato i migliori colpi proprio sul gong finale del calciomercato.