Tuttosport, i diritti tv di Mediapro passano ai cinesi

Si attende la pronuncia di Agcom e Antitrust circa l'attuazione della Legge Melandri. E l'assemblea di Lega è deserta

Lo stadio Luigi Ferraris (Foto Gabriele Maltinti/Getty Images)

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Sono passati dieci giorni da quando la Mediapro iberica s’è assicurata i diritti tv sulla Serie A per il triennio 2018/21, ma secondo quanto si legge stamani su Tuttosport vi sarebbe un clamoroso colpo di scena: il 54,5% di Imagina, la holding con sede a Barcellona, è passato per 900 milioni di euro al fondo Orient Hontai Capital. In Spagna si parla di fonti ufficiali che confermerebbero la buona riuscita dell’affare, dopo che il 5 febbraio i club della Lega Calcio avevano approvato all’unanimità l’offerta di 1,05 miliardi a stagione da parte dell’intermediario spagnolo. Resta da attendersi la pronuncia di Agcom e Antitrust per la non violazione della Legge Melandri, quella relativa alla conformità del bando che prevede un “intermediario indipendente”: la decisione dovrebbe arrivare entro 45 giorni dall’assegnazione, quindi tra poco più di un mese.

Resta il problema di una svalutazione, in conseguenza della retromarcia avvenuta nel caso della Premier League (pur se si tratta sempre di 5 miliardi di euro), oltre che la fruizione delle piattaforme web. Mediapro potrebbe avere rapporti privilegiati con BeIn Sports, connazionale, e Mediaset non dovrebbe proporre offerte per accaparrarsi il comparto “pay”, preferendo investire sulle trasmissioni in chiaro. Parallelamente, ieri è andata deserta l’assemblea di lega che secondo la fazione capeggiata da Lotito (e comprendente dunque Milan, Napoli, Torino, Verona, Atalanta, Genoa e Udinese) avrebbe dovuto porre a capo al calcio italiano un presidente e un amministratore delegato. Nemmeno i rossoblù, come le altre, si son presentati all’appello e tutto questo farebbe pensare a un ritorno in auge delle tematiche in questione solo quando Malagò sarà rientrato dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang.

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