Di tre “partite della vita”, il Genoa ne ha già buttate alle ortiche due. E sono proprio quelle che sulla carta apparivano meno impegnative: Chievo e Palermo, inframezzate però dal target centrato contro l’Inter. Ora, la quarta sfida da non sbagliare è quella di domenica contro il Torino. Potrebb’essere il punto, dopo un’annata travagliata e a tratti inspiegabile: ogni processo è però volutamente rimandato a data destinarsi, quando la salvezza sarà matematica e si tirerà un bel sospiro di sollievo. La Stampa, nella sua edizione di Savona e provincia, apre la sua sezione sportiva odierna parlando di Grifone: il caso vuole che l’ultimo impegno stagionale sia a Roma nel Totti-day, oltre ad esser una sfida di per sé difficile. Dunque, obbligo di riscatto questo weekend.
Grande concentrazione dentro al Signorini, e fuori, nell’ambiente della tifoseria. La Gradinata Nord, dal canto suo, ha chiamato a raccolta la genoanità: il Ferraris dovrà traboccare di rosso e di blu, dovrà essere un tripudio di tifo con tanto di magliette del Genoa. Contro l’Inter il muro fu meraviglioso, l’effetto d’occhio imponente, il risultato assai positivo. L’imperativo è colorare ancora una volta la Nord, tutto il resto verrà dopo. Sugli spalti saranno infatti in 25mila a tifar una squadra che, pur priva di Izzo (a Roma per il calcioscommesse) e probabilmente Simeone, cercherà di mettere sotto chiave la permanenza in A.