Missione compiuta, il Genoa ipoteca la A con Rigoni e Simeone

E' finalmente salvezza: finisce 2-1 al Ferraris

I compagni festeggiano Rigoni dopo il gol (foto Paolo Rattini/Getty Images)

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L’ultima pallottola del caricatore, dopo una miriade di colpi sparati a salve, è stata quella decisiva. E’ servito un brivido lunghissimo, ma alla fine il Genoa si salva e lo fa davanti al suo pubblico (più di 26mila in un Ferraris cocente). Rigoni torna sulla trequarti, Biraschi dentro e Munoz fuori, Cofie e non Cataldi né Ntcham con Veloso: tutto come previsto o quasi, ma in fin dei conti è 3-4-2-1. Nel Toro è 4-2-3-1, Lombardi (Miha è squalificato) opta per Iturbe nel ballottaggio con Falqué ed è costretto quasi subito a rinunciare a Baselli per infortunio. Il Genoa comincia in sordina, ma dal primo quarto d’ora prende in mano la direzione del concerto: l’orchestra rossoblù è perfettamente armoniosa, Laxalt ogni tanto si concede qualche pezzo da solista e altre volte dialoga in duetti con Palladino, Lazovic si danna per cercare sempre la melodia più efficace.

Simeone, ancora sofferente per i postumi dell’intervento di Medel contro l’Inter, combina poco ma dalle parti di Lamanna non si rischia. E se il Cholito non incide, lo stesso non si può dire per Luca Rigoni: il minuto è il 32, Veloso innesca una punizione su cui il numero 30 interviene con un blitz letale. Da lì in poi è conservazione dell’equilibrio, con Belotti e compagni che non pungono e allora va bene così. Si riparte, campo invertito ma stesso copione. Il Genoa offende: Palladino per Lazovic, controcross forte e teso, Hart non è irreprensibile e pasticcia con Avelar, Simeone è lesto a spingerla oltre la linea. Un’assicurazione sulla vita per Juric: Pandev e Munoz rilevano Simeone e Rigoni, dietro la difesa diventa a 4. La batosta suggerisce a Lombardo di rischiare: dentro Maxi Lopez. Ntcham per Biraschi, il Grifo retrocede, poi Ljajic trova un gol propiziato da una deviazione di Veloso. Ma il copione era quello, e passata la paura è solo festa. Il bunker ha retto, la salvezza è stata confezionata e pronta per l’immediato spacchettamento. Tutto questo è stato riportato da La Stampa, nella sua edizione di Savona e Provincia.

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