Juve show, poker al Genoa

Match senza storia secondo il Corriere dello Sport

Laxalt contro Marchisio e Barzagli (Foto Tanopress/Genoa cfc)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Corriere dello Sport non si fa problemi ad esagerare nel descrivere la Juve ammirata ieri allo Stadium. Al pari di un cannibale mai domo, i ragazzi di Allegri hanno travolto il Genoa con quattro reti. Sugli scudi Marchisio: tornato dopo un lungo infortunio, schierato dal 1′ complice l’indisponibilità di Pjanic, posizionato al fianco di Khedira con la fascia di capitano al braccio a testimoniare il suo legame con il mondo bianconero. E’ stata la partita delle sorprese, anche tattiche (3-4-1-2, anzi 4-2-3-1, con Lichsteiner ed Asamoah ad agire come cursori). E’ stato un match senza storia, in cui già dopo una ventina scarsa di minuti la Juve era certa dei tre punti acquisiti: non tanto per il repentino 2-0, quanto per l’arrendevolezza del nemico. Nemico contro il quale, forse memore della batosta rimediata all’andata, la Juventus ha infierito volentieri. Tante reti (4), tanti legni (3), addirittura una marcatura annullata a Bonucci pare inspiegabilmente, più in generale un dominio tecnico che si nota anche nel momento in cui Allegri concede una manciata di minuti al General Rincon. Insostituibile a Genova, riserva a Torino. C’è stato anche questo, a testimoniare che il Vecchio Balordo in fondo avrebbe potuto perdere questa partita. Ma domenica prossima, in casa col Chievo, non sarà così.

Matteo Albanese

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.