Il sergente Zeman alla riscossa, ma la situazione del Pescara non lo aiuta

Il tecnico in conferenza si è quasi difeso affermando come due giorni di lavoro siano troppo pochi per incidere

Zdenek Zeman (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

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In conferenza stampa, la prima del suo ritorno, inizialmente Zeman si è quasi difeso affermando come due giorni di lavoro siano troppo pochi per incidere, poi invece mister Zdenek ha tirato fuori il suo caratteristico spirito combattivo e ha chiamato i suoi ad una reazione. Quasi paradossalmente, gli unici indisponibili per la sfida di oggi saranno due scudieri fondamentali nell’economia del suo 4-3-3 completamente votato ad offendere (Bahebeck e l’ex Gilardino), eppure c’è quel Caprari che conosce bene l’allenatore e ad oggi è l’ultimo reduce di quell’annata straordinaria culminata con la promozione in A. La rosa sulla quale Zeman si trova a lavorare non è certamente stata plasmata per il suo calcio, bensì per quello di un collega (Oddo) anni luce lontano dalle idee del tecnico di Praga. Insomma, le contraddizioni che il nuovo mister sarà chiamato a risolvere sono tante: certamente si pensa in prospettiva, essendo quest’annata ormai destinata al peggio, ma è tanta la voglia di dare un senso a questo finale di campionato. Pescara-Genoa sarà l’inizio di una serie di scontri da affrontare serenamente, con la consapevolezza di chi sa di aver commesso troppi errori ma almeno con la voglia di divertirsi ancora un pò. Chiamasi riscossa, quella che Zeman ha auspicato: a parlarne, stamani, è il Corriere dello Sport, che non nasconde infine una cauta curiosità.

Matteo Albanese

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