Il Giornale P&L: la rivoluzione di Ballardini per salvare il Grifo

"D'or in poi si fa quello che ho in testa io" è l'imperativo del nuovo tecnico, deciso più che mai a salvare il Genoa

Ballardini in conferenza a Villa Rostan (foto di Tanopress Genoa)

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Sì è rivelato ieri, davanti ai giornalisti presenti in conferenza stampa: Davide Ballardini ha ufficialmente ricevuto il benvenuto per la terza volta coi colori rossoblù indosso (anche se in teoria sarebbero ben di più, contando pure le esperienze tra Bologna, Cagliari e Sambenedettese). A Genova, però, di lui ci si ricorda bene: le precedenti esperienze nel 2010-11 e nel 2013 parlano da sole e costituiscono un’ottima referenza dalla quale partire. Ma non ditelo a Ballardini, ravennate che viene dalla campagna e in quanto tale conosce alla perfezione quanto il duro lavoro sia importante.

E’ il Giornale nella sua edizione del Piemonte e della Liguria a riprendere i virgolettati del nuovo mister: le difficoltà nel salvarsi ci sono e sono sotto gli occhi di tutti, ma il gruppo ha qualità. I ragazzi sono seri, vogliono dimostrare che il penultimo posto in classifica non si addice a loro e soprattutto le sedute di allenamento verteranno essenzialmente su tre filoni: testa, gambe e cuore. Ballardini, che ha studiato il Grifone nei minimi particolari prendendo visione di varie cassette, è ora impaziente di ricominciare. Alcuni giocatori li ha già allenati, ha compreso l’idea tattica che vigeva con Juric ma allo steso tempo ha affermato di volerla ribaltare: “D’ora in avanti si fa quello che ho in testa io”. Una vera rivoluzione, che permetta di mettersi definitivamente alle spalle il buio che ha contraddistinto quest’annata. E, ai tifosi, ecco un messaggio affinché possano valutare il lavoro di Ballardini prendendo la squadra dall’inizio della stagione.

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