Il Genoa scaccia la paura: è salvezzA

Rigoni e Simeone hanno firmato la permanenza in Serie A, Juric si è detto sollevato

Rigoni Genoa
Luca Rigoni dopo aver segnato l'1-0 al Torino (foto Paolo Rattini/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola si sofferma a parlare di Genoa, di salvezza, di tranquillità. Perchè in fondo la prima mezz’oretta di partita è filata liscia, aiutata dal parziale proveniente dallo Stadium. E con un Ferraris straripante in sottofondo, a scacciare nubi e demoni ci ha pensato Luca Rigoni. Uno stadio così fa punti, continua la rosea: e in effetti la spinta del muro rossoblù è stata per ampi tratti decisiva, mentre la differenza di motivazioni (contro un Toro rilassato, appagato) si è rivelata risolutiva. Le difficoltà granata, con la squadra che pareva imbrigliarsi da sola in un 4-2-3-1 criptico, ha ceduto specie a centrocampo dove Veloso e Cofie hanno impartito una lezione ai colleghi Acquah e Lukic (una volta uscito Baselli). E se Ljajic non ha fatto la differenza, se Belotti non è riuscito ad incidere in alcun modo, lo stesso non lo si può dire di Lazovic e Simeone: il primo è stato una saetta imprendibile sulla corsia destra, il secondo ha messo a referto il due a zero. Lombardo (vice di Mihajlovic) ha optato per un 4-2-4, Juric ha alzato la trincea in un 5-2-3 con l’ingresso di Munoz. La punizione-gol di Ljajic, merito di una deviazione di Miguel Veloso in barriera, è solo un piccolo brivido che corre lungo la schiena ma va via in fretta: il tempo di gestire i 4′ di recupero e il verdetto che tutti speravano si è materializzato. Il Genoa è salvo, finalmente.

Il migliore secondo il corrispondente della Gazzetta è Miguel Veloso (7, come Burdisso e Laxalt). Juric, il cui operato è stato valutato 6,5, si è detto sollevato. Era destino che si soffrisse fino alla fine, ora però il tecnico vorrebbe ricostruire un grande Genoa.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.