Il Genoa sarà lo sparring partner della Roma

Secondo La Stampa Savona, il Grifone andrà a Roma ma senza troppa convinzione

Stephan El Shaarawy tra Izzo e Cofie durante Genoa-Roma dello scorso 8 gennaio al Ferraris (Foto Paolo Rattini/Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Si torna indietro nel tempo, improvvisamente. L’epoca è quella romana, in cui l’Impero era nel suo massimo splendore e il reggente si preparava a congedare dall’attività militare il suo centurione più rappresentativo. Un gladiatore, un simbolo della grandezza di Roma, un istituzione all’interno del blindatissimo SPQR. Il capitano, quello con la corazza numero 10, che più volte si è preso sulle spalle la sua legione accompagnandola per mano al trionfo in guerra. Questo generale, che spesso e volentieri primeggiava per coraggio e forza, oggi è lì sul punto di dire addio. Francesco Totti, l’emblema del calcio a Roma di cui è principale esponente, saluterà il suo popolo oggi, raccoltosi nell’arena gladiatoria per eccellenza. Non propriamente il Colosseo, ma l’Olimpico: ed è un impianto che trascinerà ai tre punti una Roma caparbia e vogliosa di mettere sotto chiave il secondo posto. Il Genoa, in tutto questo, altro non sarebbe che un popolo amico che si reca formalmente nella capitale per vincere ma non dovrebbe certamente riuscirci. Questo è il ritratto che campeggia dalle pagine sportive de La Stampa nella sua edizione di Savona e Provincia, un quadretto che vedrebbe il Grifone sbranato dai giallorossi nonostante le parole di Juric. Non si ha diritto di rilassarci in anticipo, in fondo sarebbe bello salutare capitan Burdisso con una vittoria, ma realisticamente il quotidiano torinese non crede in un blitz genoano all’Olimpico.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.