Il Ferraris domani sarà una bolgia rossoblù

Massimo appoggio dei tifosi alla squadra: i gruppi della Nord fermano per ora la contestazione e organizzano un corteo pacifico da piazza Alimonda

Gradinata Nord (Foto Genoa cfc)

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Ieri, Enrico Preziosi si è recato in visita alla squadra al Signorini di Pegli. Proprio mentre Burdisso parlava di grande spirito e coesione all’interno del gruppo, proprio mentre Mattia Perin tornava ad allenarsi dopo l’operazione e la riabilitazione a Villa Stuart, proprio mentre c’è l’esigenza di redimersi dalla brutta immagine offerta in questa seconda parte di stagione, domani arriva il Chievo al Ferraris. Servono i fatti, serve la determinazione, serve quella grinta con cui il Genoa aveva conquistato con le unghie e coi denti il pari casalingo contro la Lazio. E lo sanno ovviamente i tifosi, che hanno annunciato uno stop alla contestazione almeno fino a quando il Grifone non avrà finalmente raggiunto la tranquillità della salvezza. Oltre a ciò, è stato programmato un corteo che domani partirà da piazza Alimonda e terminerà al Ferraris dove la squadra sarà chiamata a vincere contro i clivensi di Maran. E oltre quella che Tuttosport definisce una tregua forzata, il quotidiano torinese ipotizza l’undici che scenderà sul prato di Marassi: in primis, se Ntcham non dovesse farcela, spazio al rientrante Veloso. Il confermatissimo Rigoni, l’estroso Palladino e un gasato Pandev in appoggio a Simeone completerebbero il 3-4-3 del tecnico croato. L’unica certezza è che al Ferraris, con o senza Preziosi, sarà una bolgia.

Matteo Albanese

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