Se per il Genoa l’annata si concluderà con la salvezza (salvo imprevisti), per quanto riguarda Roma e Lazio i pensieri sono già rivolti alla prossima stagione. E con essi si sprecano le suggestioni di calciomercato: questa mattina Il Tempo riporta come Mattia Perin sia finito nelle mire biancocelesti in vista del campionato venturo. Tare, ds laziale, non ha mai celato la sua ammirazione per l’estremo difensore di Latina e potrebbe tornare all’attacco in estate, quando sia Marchetti (infortunato da febbraio, le sue condizioni fisiche non danno sicurezza) che il giovane Vargic saranno ceduti (quest’ultimo in prestito).
Sulla riva giallorossa del Tevere, però, prima di buttarsi a capofitto sulle operazioni che il neoarrivato Monchi orchestrerà, c’è ancora un traguardo da toccare prima di salutare la Serie A 2016/17. E’ l’addio di Francesco Totti: il “Pupone”, numero 10 amato e indiscussamente idolatrato, si sarebbe convinto ad appendere gli scarpini al chiodo. La data, ufficiale dallo scorso anno ma mai veramente confermata, sarebbe ieri stata ulteriormente autenticata nel 28 maggio. Roma-Genoa, all’Olimpico, sarà dunque l’ultima occasione per vedere sul terreno di gioco l’ultima bandiera del calcio di oggi: non è un caso che i biglietti siano già stati quasi terminati, così come non è un caso che la Nike abbia convocato a gran voce la stampa internazionale. Il capitano non ha mai proferito però parola, e nonostante il lancio degli scarpini “Tiempo Totti X Roma” prima del derby la situazione è nebulosa. La società si sarebbe aspettata l’annuncio, quantomeno una dichiarazione in cui il reduce di Berlino 2006 avrebbe confermato che quello sarebbe stato il suo ultimo derby. Niente di tutto questo: manca l’intesa sul suo futuro a livello societario, ma la data di addio c’è già. Lo riporta sempre Il Tempo.
Secondo quanto trapelato dalle colonne de Il Corriere dello Sport – Roma, poi, anche il settore inizialmente dedicato ai tifosi genoani (i Distinti Nord) sarebbe stato concesso al pubblico di fede romanista. Ma i 5000 tagliandi supplementari si sono volatilizzati più che rapidamente: sessantamila anime prenderanno posto per l’addio al calcio del capitano, segnale confermato dall’incasso record stimato sui 3 milioni di euro, mentre la mobilitazione non regge il confronto neppure con le sfide di Champions League. A Trigoria, semplicemente, raccontano di non aver mai visto robe del genere.
