Gazzetta dello Sport: il ritorno di Izzo per blindare la difesa

Armando tornerà in campo dopo 14 partite saltate: nel frattempo allenamenti, impegno, attenzione e beneficenza

Armando Izzo (dal suo profilo Instagram)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il bollettino da Pegli ha assunto tinte rosee, e non solo perché a darne notizia stamani è La Gazzetta dello Sport: Lapadula, Veloso, Laxalt e il nazionale Perin, per un motivo o l’altro, si stanno mettendo in tiro in vista della sfida domenicale della Sardegna Arena. Tutte notizie importanti per il tecnico Ivan Juric, che comincia a scorgere l’infermeria svuotarsi e ha lasciato le porte aperte per raccogliere il supporti dei tifosi sugli spalti del Signorini di Pegli.

La trasferta isolana sarà fondamentale per lui, per il suo futuro e per il suo Genoa: fondamentale come il ritorno di Armando Izzo, che in campo ci sarà e ieri ha servito un gran assist a Lapadula. Domani terminerà la squalifica comminata al difensore campano (18 mesi, poi ridotti a 6 per omessa denuncia di una presunta combine), che tornerà dunque al suo posto dopo un calvario acuito dalla grazia non concessa dal presidente federale Tavecchio. Un periodo difficile per Izzo, da Scampia, che in questi mesi ha esibito una professionalità disarmante pur non potendo giocare: allenamenti, cura nell’alimentazione, partecipazione alle amichevoli e ogni dettaglio che potesse accelerare il suo reinserimento in rosa. Sostenuto dalla moglie, dalle due figlie e dall’amico procuratore Palermo, Armando si è prestato peraltro ad attività benefiche (quelle della onlus Insieme, ad esempio) affiancate al solito impegno promosso dal difensore verso i bambini. Anche a Genova si è spesso mosso per iniziative simili, memore della sua difficile infanzia: ora tornerà pure in campo, dopo 14 partite saltate, per aiutare un Grifone che ha bisogno del suo aiuto. Juric in estate ne ha bloccato la cessione (Fiorentina, Inter), non volendo privarsi della personalità del suo leader difensivo. Contro il Milan (18 marzo) era stato pure capitano del Genoa, segno tangibile della sua leadership: oggi, sette mesi dopo, pure Ventura potrà impiegarlo.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.