Gazzetta dello Sport: riecco Pandev, ultimo eroe del Triplete

Il macedone punì la "sua" Inter a maggio: "Segno poco, ma lo faccio nei momenti importanti"

Goran Pandev dopo il gol alla Lazio (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il prossimo 27 luglio, Pandev taglierà il traguardo dei 35 anni. “Per noi Goran è la sua classe – l’ha descritto Davide Ballardini – alla sua età deve allenarsi più degli altri per raggiungere il ritmo, ma ha la testa giusta. Sa che alla fatica corrispondono sempre le belle prestazioni. Arrivando qui ero sicuro di trovare un giocatore di alto livello, ma che potesse garantirmi prestazioni simili…”. Certamente complimenti, visto che allo stato attuale il macedone è titolare in un duo d’attacco che saltuariamente vede in campo Lapadula, altre volte Galabinov, altre ancora Taarabt. E’ La Gazzetta dello Sport a riportare stamani la notizia.

Pandev ha continuità e certezza, oltre alla possibilità di mettersi al servizio della squadra in un ruolo che gradisce particolarmente: “Io mi sento seconda punta” aveva dichiarato lui stesso qualche mese fa, confermando la preferenza di gioco al fianco di un attaccante di peso. “All’Inter però ho fatto di tutto, dall’ala al terzino, e lì ho vinto tutto” rammenta Goran, che ricorda l’epoca di Mourinho. Dell’Inter che conquistò il tetto del mondo, restano in pochi. Balotelli e Thiago Motta in Francia, Julio Cesar in brasile, lui in Italia, dove peraltro ha avuto la freddezza di far male alla sua ex squadra. Maggio scorso, qui al Ferraris, quarta sconfitta consecutiva a Marassi per i nerazzurri e tre punti di platino da aggiungere al calderone salvezza. Certo, Pandev col tempo ha visto affievolirsi la propria pericolosità, dazio pagato all’età che avanza, ma la scorsa estate fu confermato dal Genoa: “Quando è arrivata la chiamata di Juric non ho avuto dubbi”, nuovo contratto e via ad allenarsi a Pegli. Ha salutato il tecnico croato, sostituito da Ballardini col quale era finito ai margini alla Lazio, ma 12 partite consecutive dal primo minuto hanno fatto tornare la pace. E riguardo alle sue reti, non troppo frequenti, Goran risponde con saggezza: “Segno poco, ma lo faccio nei momenti importanti”. Genoa-Inter stasera, è chiaro il concetto?

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