Gazzetta dello Sport, Medeiros: “Dicono che assomiglio a Messi”

Dal mercato non è arrivato un mediano: "Vorrà dire che se non riusciremo a strappare la palla ai nostri avversari la terremo noi"

Candela, Hiljemark, Pereira, Bessa e Medeiros con la Coppa Fawcus (Foto Genoa cfc Tanopress)

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“Molti giocatori dicono che assomiglio a Messi, il mio idolo. A me piace giocare a destra, accentrarmi, fare il fantasista”. Si presenta così Iuri Medeiros, rinforzo proveniente dallo Sporting Lisbona nonché volto nuovo della sessione di calciomercato invernale portata avanti dal Genoa col totale appoggio del tecnico Ballardini. Oltre a Pepito Rossi, tesserato in anticipo, i volti nuovi sono principalmente quattro: c’è Medeiros, tutto pepe, estro e fantasia, ci sono i muscoli di Bessa e Hiljemark a centrocampo, c’è l’ex sampdoriano Pedro Pereira, che giura come il suo passato sia ormai dimenticato. Sia l’italo-brasiliano che lo svedese sono già nelle gerarchie di centrocampo, pronti all’occorrenza e prossimamente sul terreno di gioco pure per l’infortunio capitato a Veloso. Candela ha soli 17 anni, prelevato dallo Spezia in ottica futura, e infine dall’Egitto ecco El Yamiq presentatosi su internet perché in ritiro.

“Hiljemark e Bessa sono stati chiesti espressamente dall’allenatore – ha affermato il dg Perinetti ieri a Palazzo Ducale, ripreso dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport lui aveva indicato anche un mediano di rottura, ma i profili individuati non erano disponibili. Vorrà dire che se non riusciremo a strappare la palla ai nostri avversari la terremo noi”. Certo, pesa la cessione di Pellegri, ma malgrado le due reti stagionali l’attaccante classe 2001 non è mai realmente stato nelle gerarchie di Ballardini. “Il presidente Preziosi ci ha spinto a fare di più, ma per noi è importante aver conservato e riconosciuto le qualità di chi già avevamo”. La forza in fondo sta in chi è rimasto.

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