Dignità e programmazione, l’obiettivo di Zeman-bis a Pescara

Il tecnico boemo vuol vincere la prima partita sul campo

Zdenek Zeman

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Non vi aspettiate che dopo sole tre sedute d’allenamento il Pescara abbia assorbito i dogmi di Zeman. Al massimo ne avrà avuto un assaggio: tanta attenzione ai movimenti offensivi (ma il boemo oggi non può contare su Bahebeck e Gilardino), 4-3-3 spregiudicato e pressing ai mille all’ora contro un Genoa al quale i tre punti mancano da ben 10 giornate. Questa sarà la ricetta seguendo la quale il tecnico di Praga, secondo La Gazzetta dello Sport, amalgamerà gli ingredienti a sua disposizione per tentare di servire una portata indigesta al Grifone: e se al momento pare impossibile arrivare ad una salvezza che si allontana domenica dopo domenica, la mano di Zeman sarà chiamata ad intervenire da giugno in poi. Lo stesso Zeman ha chiarito di voler comunque provare l’ebbrezza di vincere qualche partita sul campo (l’unica finora è stata quella a tavolino col Sassuolo), ma è chiaro ormai che i riflettori siano puntati sulla prossima stagione.

La mission (impossible?) affidatagli da Sebastiani parla di restituire dignità alla piazza e effettuare valutazioni che possano servire per la prossima annata, essendo questa ormai quasi irrimediabilmente compromessa. E’ chiaro come Pescara stimi il “maestro” che nel 2012 riuscì a far arrivare il Delfino nelle acque limpide della Serie A: ripetersi sarà l’obiettivo, magari riproponendo pure quel calcio spettacolo firmato tra gli altri da Insigne, Immobile e Verratti. E come ha detto Zeman, a Pescara ultimamente ci si diverte poco. Bentornato, Zdenek.

Matteo Albanese

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