Corriere dello Sport, chiamatela zona Laxalt

Era dall'agosto 2016 che il Genoa non vinceva due partite di fila

La gioia di Laxalt dopo il gol del 2-1 (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sempre lui, Diego Laxalt, sempre nei minuti più tesi delle partite in bilico. Vige il pari, ma quando l’esterno uruguagio decide di imprimere la sua firma cambia tutto: la bilancia pende, si colora di rossoblù e riversa la pesantezza di tre punti d’acciaio nel paniere di Ballardini. Con questo, ecco l’ennesima prova di come il Grifone non sia creatura mitologica da retrocessione. Il blitz consecutivo numero due di Laxalt, a sei giorni dal colpo grosso ottenuto all’Olimpico di Roma contro la Lazio, sarà magari meno nobile di quello che ha assicurato la vittoria in terra capitolina ma non è certo meno importante. Diagonale del numero 93 preciso, letale per la quarta sconfitta consecutiva del Chievo: Maran ha perso la bussola.

E’ il Corriere dello Sport, in edicola stamani, a riportare il commento post Bentegodi. Efficacissimo rimedio per levarsi dalla testa problemi e patemi d’animo, questa volta il pendolino con le treccine non è andato a segno di testa ma di piede. Azione decisiva sviluppata da una rimessa laterale e raffinata da una sponda di testa da parte di Lapadula, entrato al 45′ per Galabinov, con tanto di conferma di come i nuovi arrivi si siano inseriti perfettamente nel 3-5-2 ballardiniano. Pedro Pereira e Hiljemark ottimi, e non solo perché lo svedese ha già potuto saggiare a Palermo gli allenamenti del tecnico ravennate: nel complesso è una boccata d’ossigeno sontuosa, perché era dall’agosto 2016 che il Genoa non vinceva due gare di fila. Stavolta in trasferta, perdipiù. Sole tre marcature avversarie incassate nelle ultime nove gare completano un fantastico quadro, con tanto di Perin saracinesca e aggancio al Bologna in dodicesima posizione. Sotto a chi tocca, adesso, l’Inter al Ferraris.

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