PREZIOSI: “Hernanes? I procuratori influiscono sulle scelte dei giocatori”

"Avevamo ricevuto un segnale di disponibilità, poi un messaggio di ringraziamento che non se ne faceva più nulla” ha spiegato il presidente del Genoa

Preziosi
Enrico Preziosi (Foto Getty Images)

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Per Hernanes avevamo ricevuto un segnale di disponibilità, poi un messaggio di ringraziamento che non se ne faceva più nulla”. Dal quartier generale del Genoa, dove si è recato per dare la carica alla squadra in vista della partita di Pescara, Enrico Preziosi ha parlato anche dell’operazione Hernanes con la Juventus, sfumata negli ultimi giorni del mercato di gennaio. “I procuratori influiscono sulle scelte dei giocatori” aggiunge il presidente.

Il numero uno rossoblù ha proseguito commentando le operazioni concluse nel calciomercato: “Detto che i gol li ha fatti Simeone più che Pavoletti per i problemi che ha avuto, forse non siamo stati tempestivi nella sostituzione di Rincon. Alla fine però ne sono arrivati due al suo posto. Cerchiamo di muoverci facendo il bene della società, può succedere qualche volta di non riuscirci. A dicembre la salvezza sembrava cosa fatta e, guardando pure al futuro, abbiamo speso per giocatori di prospettiva come Morosini e Hiljemark”.

Preziosi ha tenuto a precisare quale possa essere l’unico possibile target: “Stando così le cose l’obiettivo di un club come il Genoa è mantenere la Serie A e fare più punti possibili. Stop. Di più non possiamo permetterci e la mia coscienza è tranquilla”. Le cessioni, in particolare quella di Rincon, e la mancanza di vittorie nel 2017 ha portato la tifoseria a contestare la dirigenza: “Accetto poi che qualcuno non sia d’accordo sulle scelte – prosegue il patron rossoblù – e sull’operato. Io intanto continuo a mettere soldi e fare sacrifici. I debiti calano e la nostra situazione è migliore di altre realtà se andiamo a vedere i conti”.

Domenica il Grifone vola a Pescara: occorreranno tre punti per scacciare i fantasmi della zona retrocessione e per riportare serenità nell’ambiente. «Nel calcio è un sali e scendi continuo di momenti positivi – ha aggiunto Preziosi – e altri meno. Stiamo vivendo delle difficoltà e non ci nascondiamo dietro un dito. Dietro ai giocatori ci sono sempre degli uomini. Rispetto sì, paura no. È il messaggio che ho trasmesso ai ragazzi per la partita con il Pescara. I valori ci sono nel gruppo, dobbiamo riacquistare consapevolezza”. Preziosi è tranquillo: “Ho trovato un clima giusto a Pegli, non riscontro motivi di contrasto. Il mister e la squadra mi hanno trasmesso la voglia che hanno di tirarsi fuori dalle difficoltà. Ogni professionista sa quali siano i compiti che si assume. È una situazione da prendere sul serio, ma non va drammatizzata. Rispetto al campionato scorso abbiamo gli stessi punti e un margine di sicurezza molto più ampio sulla zona calda. Dobbiamo stare attenti e restare vigili”.

Non ci sono dubbi sull’allenatore: «Juric per me è un grandissimo allenatore, a cui mi legano stima e affetto». Il patron è preoccupato soltanto dal “nuovo infortunio di Veloso, che ha rifiutato cifre importantissime per trasferirsi in Cina e darci una mano, non ci voleva proprio. Siamo dispiaciuti per lui”.

Infine, una battuta su Zeman, il nuovo tecnico del Pescara: «Darà maggiore tranquillità all’ambiente, loro non giocano male, hanno un buon giro palla anche perché Oddo è comunque un buon allenatore».

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