Mandorlini si presenta: “Pronto per questa nuova avventura. Darò tutto per difendere questi colori”

Il nuovo mister del Genoa ha risposto sullo scetticismo della tifoseria: "Abbiamo tempo per innamorarci"

Il nuovo tecnico Andrea Mandorlini (a sinistra) e Alessandro Zarbano ad del Genoa (Foto Pianetagenoa1893.net

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Andrea Mandorlini si è presentato alla piazza genoana dal quartier generale di Villa Rostan. Il nuovo tecnico si è detto emozionato per il suo ritorno in panchina e sembrava già calato a pieno ritmo nella realtà rossoblu: “Sono emozionato per questo ritorno in panchina, sono felice di essere qui e ringrazio la società per l’opportunità. Il primo impatto è stato positivo e ora sono proiettato sulla gara di domenica”. Il Genoa è in difficoltà e il mister, che ha trovato una squadra fisicamente preparata, vuole un cambio di marcia a partire da domenica: “Questa è una squadra con valori importanti e ben allenata a livello fisico, ora dobbiamo andare di fretta e invertire la rotta per rivedere il Genoa di qualche mese fa, solido in difesa e pericoloso in attacco”.

La nuova avventura stimola Mandorlini: “Darò tutto quello che ho per il Genoa e farò di tutto per essere all’altezza del compito. Bagnoli? Siamo amici, magari ricalcare le orme che ha lasciato in questo club”. Sul modulo 4-3-3: “Sono abituato a giocare in una certa maniera, ma non sono un integralista e cercherò di trarre il massimo dal materiale a disposizione. Il tempo a disposizione è poco, l’obiettivo è fare risultati. Penseremo una gara dopo l’altra e poi trarremo le conclusioni”. Mandorlini ha proseguito: “Ho avuto la fortuna di giocare a pallone a certi livelli, questo mi permette di calarmi nella realtà dei calciatori. Questa squadra ha dei valori, bisogna tirarli fuori. Il presidente mi ha chiesto di tornare a fare risultati e punti, solo così può tornare l’entusiasmo.

Sullo scetticismo della tifoseria: “Abbiamo tempo per innamorarci. Sono un professionista e voglio meritarmi questi colori e difenderli con tutto me stesso”. Reti subite: “È difficile dare spiegazioni, ho parlato con i diretti interessati e per risolvere questo problema non ci sono segreti, se non il lavoro. Dobbiamo avere più sicurezza. Questa squadra fisicamente può concedere qualcosa sulle palle inattive, ma come detto bisogna lavorare e ritrovare le nostre sicurezze, poi valuteremo come schierare o meno gli uomini in marcatura. Ho conosciuti i giocatori, mi piacciono. Tutti possono essere utili alla causa del Genoa. I valori ci sono. Pinilla e Simeone insieme? Sono giocatori del Genoa e come tali possono giocare insieme. Sono giocatori che al momento ho visto poco, vedremo”.

Il mister ha smentito la sua nomea di sergente inflessibile: “Molti dicono che sono un sergente di ferro, non è vero. Certo ho un timbro di voce alta – ha scherzato- quindi è normale che mi sentiate urlare un po’ di più. La squadra sta attraversando un modello difficile, il mio compito è quello di provare invertire la rotta e aiutare i ragazzi. Voglio meritare questi colori. Quando ho avuto il primo contatto con il Genoa? Domenica dopo la gara di Pescara”.

Sul rifiuto al Genoa in passato: “Ricordi che passai un brutto pomeriggio dietro a quella scelta. In quel momento ho preferito non tornare in una categoria che avevo già fatto e rifiutai, però nel calcio tutto può accadere e adesso sono qui” Staff: “Lo staff del Genoa rimarrà. Stiamo valutando alcune situazioni legate a nuovi collaboratori”. Sul “no” di Nicolini: “Mi aspettavo il rifiuto di Enrico. Non siamo stati soltanto compagni di squadra, ma siamo amici fraterni e proprio perché ci conosciamo così bene non gli avrei mai chiesto di seguirmi al Genoa”.

Mandorlini fuori dal campo: “Un mio amico mi ha sempre parlato bene della città. Cercherò di scoprirla per creare un legame e per innamorarmene. È difficile trovare una piazza bella come questa”.

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