Juric schiacciato dall’eredità di Gasperini

La scelta del croato si è rivelata sbagliata per il post Gasperson

Ivan Juric (foto Genoa cfc)

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Dopo Gasperini, il nulla. Dopo Gasperini, solo Gasperini. La storia delle panchine del Genoa parla chiaro: solo il tecnico di Grugliasco ha lasciato un segno – attraverso un calcio d’identità e di profitto – talmente forte da tener vivo un residuo di vedovanza tra i tifosi. Per il resto, ci hanno provato in tanti ma hanno fallito tutti. Alla lista si è aggiunto anche Ivan Juric, un allenatore giovane, effervescente e interessante, schiacciato tuttavia dall’eredità del Gasp.

«Tutti dopo Gasperini hanno fallito, ma mi sono aggrappato ai fattori positivi che questa scelta comportava e sciolto ogni perplessità. Il presidente mi vede come un allenatore, questo aspetto per me è fondamentale». Debuttò così Juric a Villa Rostan a fine giugno scorso. Oggi queste parole sono più chiare poiché traspare l’inquietudine di non essere all’altezza. Incertezza fugata, ma solo temporaneamente, dall’inizio travolgente di stagione. Poi la luce si è spenta, assieme a Juric, apparso sempre più solo, svuotato nell’anima.

La scelta presidenziale di affidare la panchina a Juric dopo Gasperini si è rivelata sbagliata. Se ritroverà la fame mostrata in estate, il tecnico di Spalato farà carriera. Il presente e il futuro prossimo genoano è nelle mani di Andrea Mandorlini. A lui il primario compito salvezza e quello di diventare il primo allenatore capace di far dimenticare a tutti il felice passato.

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