JURIC: “Ora torniamo ad essere il vecchio Genoa. Contro il Sassuolo obiettivo tre punti”

Il tecnico del Genoa in conferenza stampa a Pegli: "Veloso è indietro, Cataldi bene e Rigoni ieri ha svolto il primo allenamento"

Ivan Juric (Foto Pianetagenoa1893.net)

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Con il mercato alle spalle e un pareggio in rimonta contro la Fiorentina che ha ridato morale al gruppo, Juric ha potuto concentrarsi sulla settimana di allenamento di lavoro che porterà alla partita contro il Sassuolo, appuntamento importante per iniziare un nuovo ciclo. Il mister ha parlato nel consueto appuntamento di Villa Rostan e toccato vari punti, dalla situazione infortunati alle possibili soluzioni che potrebbe impiegare nella sfida contro la squadra di Di Francesco: “Veloso è indietro, Cataldi bene e Rigoni ieri ha svolto il primo allenamento. Contro la Fiorentina il gruppo ha avuto una grande reazione, un bel segnale. Questa settimana abbiamo lavorato bene e con la giusta intensità. Palladino? È pronto, può giocare dal primo minuto. Ha qualità importanti ed è un grande professionista”.

Juric ha aggiunto: “Sono convinto che adesso siamo una buona squadra, il materiale c’è, l’obiettivo è lavorare sull’intesa per consolidare determinati meccanismi. Contro il Sassuolo sarà fondamentale ottenere i tre punti per la nostra autostima. Il pareggio con la Fiorentina è stato importantissimo per il morale. Dobbiamo tornare il Genoa di inizio anno, rivedere quella dinamicità e quel possesso palla che ci ha contraddistinto”.

Il tecnico passa a parlare del mercato, concluso da pochi giorni: “Sono contento, sono arrivati giocatori interessanti e di grande prospettiva. Ci daranno una grande mano”. Su Simeone: “Ha cervello, vede le cose e le analizza per tradurle concretamente sul campo. In area di rigore si muove alla grande, noi lo abbiamo aiutato a migliorare sotto alcuni aspetti, come la gestione del pallone. Sapevo che era un giocatore di grande potenzialità”.

Juric parla dell’avversario di domani: “Il Sassuolo è una squadra di livello. Hanno una squadra piena di giocatori italiani e di talento e a prescindere dall’avversario esprimono sempre il loro gioco a prescindere dal modulo”. Conclusione su Pandev: “Mi fa impazzire a livello umano, un giocatore che ha vinto tutto, ma allo stesso tempo di grande umiltà. Lo tengo in grande considerazione”.

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