Juric: “Mi sono tolto un peso, ora vorrei costruire un Genoa vincente”

Il tecnico croato in conferenza stampa. "Ai giocatori manca la malizia, ma sono felice per loro, hanno dimostrato di essere bravi"

I giocatori del Genoa con Ivan Juric festeggiano sotto la Nord (foto Paolo Rattini/Getty Images)

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La vittoria contro il Torino per 2-1 è valsa la salvezza aritmetica, Ivan Juric finalmente ha potuto tirare un  grande sospiro di sollievo. « Più che felice sento di essermi tolto un peso, dedico questa salvezza a tute le persone che hanno dimostrato di volermi bene, e devo  dire che sono tante». Una vittoria meritata, cercata e voluta, ma come si spiega la differenza di prestazione rispetto alla gara di Palermo? «Questo periodo non è stato facile per i giocatori, hanno preso un sacco di insulti, a loro manca la malizia, non sono capaci di gestire: lo testimoniano il secondo tempo con il Chievo e la gara di Palermo. Non era facile fare una prestazione così, perchè il Torino è venuto qui bello cattivo, come avevano anticipato, e non abbiamo concesso un tiro in porta. Sono contento per loro,  sono stati sempre sul pezzo, concentrati, non era facile. Sono dei ragazzi validi, non sono dei pezzi di m… come si suol dire (ride) da un certo punto di vista sono troppo buoni. È stata una grande giornata, con lo stadio pieno e l’atmosfera giusta, davvero tutto bello». Non poteva mancare un passaggio sul suo futuro al Genoa. «Sarò presuntuoso, l’anno scorso ho stravinto la B. Quest’anno abbiamo fatto un grande girone d’andata con la squadra ereditata da Gasp, lui è uno dei migliori insieme ad altri due o tre, su questo siamo tutti d’accordo. Sicuramente ci sono stati degli errori da gennaio in poi, anche i miei. La mia idea è quella di ricostruire un grande Genoa, se possibile, se non sarà possibile sarò felice lo stesso, perchè retrocedere sarebbe stata una macchia indelebile». Tante belle prestazioni contro squadre più attrezzate del Genoa, ma anche gare incomprensibile come contro Chievo e Palermo. Juric fornisce la sua chiave di lettura sull’andamento della squadra. « Contro  il Chievo abbiamo fatto un primo tempo davvero importante.  Poi abbiamo iniziato a pensare e la squadra non sa gestire, contro il Palermo dopo trenta secondi avrei voluto cambiare tutti. Noi dobbiamo giocare sempre così: aggressivi, compatti, concedendo poco e nulla. Quando mettiamo in campo tutto ciò sembriamo una squadra ottima». Un anno difficile per il Genoa, ma Juric riesce a vedere degli aspetti positivi. «Per me è stato un anno importante, ho maturato esperienza. Fino a gennaio la squadra meritava anche qualche punto in più, giocavamo come volevo io e un allenatore pensa che inserendo qualche pedina  si può “spaccare tutto”, un po’ come successo a Crotone l’anno scorso. Quest’anno è stato difficile in quel senso, ho imparato che bisogna stare attenti a tutto per avere successo. A gennaio abbiamo dato un messaggio sbagliato come società, come se non avessimo grandi ambizioni. Alcuni giocatori che hanno fatto bene nel girone d’andata non si sono ripetuti nella seconda parte di campionato. Il gruppo va comunque migliorato molto, sono sincero».  Una salvezza ottenuta con 90′ d’anticipo, in questo modo il Genoa non sarà obbligato a fare risultato a Roma, anche se Juric promette massimo impegno nell’ultima gara stagionale. «Noi vogliamo fare bene, soprattutto dopo tutta questa sofferenza, non vogliamo rilassarci proprio adesso, non regaleremo nulla a nessuno e sono convinto che faremo una prestazione importante. Paura di retrocedere? Quando sono tornato i ragazzi mi chiedevano di ripartire da dove ci eravamo lasciati. Ogni tanto mi sono arrabbiato tanto con loro, perchè non si può giocare alla grande con Lazio e Inter per poi fornire delle prestazioni incolori con Chievo e Palermo, alla fine un po’ di paura c’è sempre perchè è umano: alla fine è andata bene. Cosa farò stasera? Bevo (ride)».

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