JURIC: “Chievo squadra consolidata. L’obiettivo è fare bene anche fuori casa”

Il tecnico del Genoa ha parlato anche di Veloso: "Prima le critiche erano senza senso, con il Perugia però non ha fatto benissimo, poteva fare meglio". Su Cofie: "Nelle ultime due uscite mi ha dimostrato che posso fidarmi di lui"

Ivan Juric

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“Speriamo di continuare sull’onda delle ultime due partite. Il Chievo non è una squadra facile da affrontare. È molto competitiva, brava sulla ripartenze e pericolosa sui calci piazzati. L’obiettivo è fare bene anche fuori casa”. Prima conferenza del periodo natalizio per Ivan Juric, oggi di domenica in virtù del posticipo del lunedì a cui il Grifone è chiamato a giocare. Il mister ha parlato delle difficoltà che il Genoa incontrerà contro una formazione collaudata come quella del Chievo e successivamente ha difeso Veloso, centrocampista spesso criticato dai tifosi: “Veloso? Prima le critiche erano senza senso, con il Perugia però non ha fatto benissimo, poteva fare meglio. Lo stesso Rincon ogni tanto non ha fatto prestazioni all’altezza delle sue qualità, ma le critiche a Veloso non sono sempre giustificate”.

Juric ha proseguito: “La partita con il Perugia non credo abbia inciso sulla forma della squadra, mi auguro che risponda presente sul campo. Nella gara di Coppa ho visto giocatori che possono offrirmi garanzie in campionato, questa è la dimostrazione che le queste partite sono un’occasione per i singoli di mettersi in mostra. Cofie prima della Juventus non aveva giocato nemmeno un minuto, ma nelle ultime due uscite mi ha dimostrato che posso fidarmi di lui. Stesso discorso vale anche per Pandev”.

Non sempre i rossoblù hanno dimostrato continuità di rendimento, dando l’impressione di faticare contro le squadre non considerare teste di serie: “A livello tattico il Genoa ha sempre affrontato le varie sfide in maniera corretta, però è vero facciamo più fatica con le squadre che si chiudono più di altre. Non abbiamo fatto molti punti con le cosiddette piccole anche se di fatto abbiamo dominato quelle partite a livello territoriale, basti pensare alla sfida contro l’Udinese. Non è certo un problema di personalità, altrimenti saremmo crollati contro le squadre più blasonate”.

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